Ve ne abbiamo parlato diverse volte. Il mondo dell’elettrico, soprattutto in Europa, cresce ma con ritmi ben più blandi delle attese. Molti gruppi stanno tirando i remi in barca e modificando le previsioni degli obiettivi sulla base di uno scenario decisamente meno positivo rispetto al previsto. Jaguar Land Rover, al pari di quanto precedentemente fatto dal Gruppo Volkswagen negli scorsi mesi, ha annunciato lo stop di due modelli a batteria, previsti nei prossimi anni. Al posto di questi, si è deciso di lasciare maggior spazio a versioni ibride plug-in, capaci di supportare meglio la transizione verso un modo ad elettroni.
Poca domanda e basso interesse
Senza troppi giri di parole, le modifiche alle strategie sono dovute ad una domanda ancor troppo contenuta. I prezzi alti, la fase embrionale della tecnologia, la forte svalutazione post acquisto e i bassi vantaggi concreti per i clienti, non fanno altro che rallentare il trend crescente dell’auto elettrica. Neanche i continui incentivi riescono a spingere al rialzo la domanda, ampiamente sotto alle attese. I bassi numeri si ripercuotono sui gruppi Automotive, che non trovano un corrispettivo ai forti investimenti effettuati in tale ottica, mettendo in difficoltà i piani industriali a medio e lungo termine.
I nuovi modelli Land Rover e Jaguar
Adrian Mardell, Amministratore Delegato del Gruppo Jaguar Land Rover, ha dichiarato durante la conference sui risultati trimestrali, che le previsioni di business non sono state rispettate. Per tale ragione, due delle otto elettriche in previsione entro il 2026 saranno cancellate, a beneficio di modelli ibridi plug-in, accolti con maggior entusiasmo dalla clientela europea. Saranno quattro i modelli a marchio Land Rover (anziché sei) e due a marchio Jaguar, confermati. Entro fine anno debutterà il nuovo suv elettrico di LR, seguito dalla versione elettrica della Range Rover Sport, basate entrambe sulla stessa piattaforma MLA. Seguirà poi un’architettura nativa elettrica di nome EMA, destinata a due suv più compatti (dimensioni simili alla Evoque) per poi seguire, più avanti, con una versione a batteria della Defender.
Passando a Jaguar, è attesa nei prossimi 12 mesi una GT ad alte prestazioni elettrica, costruita sulla nuova piattaforma JEA (Jaguar Electrified Architecture), seguita da un SUV medio a zero emissioni.
Il prezzo di questo dovrebbe aggirarsi sui 100 mila euro, a due o quattro porte, dalle prestazioni considerevoli. Seguiranno, forse, altri due SUV di medio/grandi dimensioni, uno da circa 145 mila euro e un SUV ad alte prestazioni, con badge SVR, da oltre 200 mila euro, destinato principalmente al mercato cinese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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