I punti chiave
Chi non conosce la storia dei motori rotativi di Mazda? Soluzioni frutto di menti lungimiranti come quelle dei giapponesi che, però, non hanno mai reso giustizia alla grandezza dell’idea di base. La limitazioni sulle emissioni, il cambio di tendenza con gli anni duemila e la bassa affidabilità di questo propulsori han fatto si che fossero allontanati dal mercato. Ancora oggi è possibile vedere qualche raro esemplare di motore rotativo sulle Mazda più iconiche del passato, come RX-7 o RX-8, auto affascinanti e dannate, per diverse ragioni. Certi miti però ritornano e infatti, da qualche anno, si vocifera di un possibile ritorno dei motori Wankel, sebbene con impieghi ben differenti.
Mazda conferma il ritorno del motore rotativo
Chiariamo subito: non si parla di coupè sportive o nuove supercar. Sarebbe impensabile viste le super stringenti normative antinquinamento dell’Unione Europea. Mazda però è famosa per studiare le migliori soluzioni in linea con le esigenze dei propri clienti, senza andare necessariamente all-in su una specifica tecnologia/alimentazione. Nel suo listino troviamo infatti motori ibridi, aspirati, turbo, plug-in, mild-hybrid ed elettrici. Mazda MX-30, il crossover elettrico giapponese, sarà la prima vettura del nuovo corso di Mazda che riceverà un motore Wankel come Range Extender. Ciò la trasformerà, quindi, in una vera e propria ibrida plug-in, ricevendo un secondo motore ausiliario alimentato a benzina. Il piccolo e compatto motore rotativo si sposa alla perfezione con le esigenze di MX-30: l’autonomia assicurata dalla piccola batteria da 35 kWh è di soli 200 km, troppi pochi per buona parte dei clienti. Gli ingegneri giapponesi hanno così pensato di estendere tale percorrenza con il piccolo motore Wankel, capace di generare molta energia e in uno spazio ridotto.
Mazda MX-30 Plug-in
Il debutto è atteso al Salone di Bruxelles, tra il 13 e 20 gennaio, con specifiche ancora da rivelare. Sicuramente il motore Wankel non andrà in trazione sulle ruote ma sarà collocato nella zona bassa anteriore, in uno spazio già previsto dal costruttore giapponese al momento della progettazione di MX-30. Stando al prototipo presentato circa 2 anni fa, ci si aspetta un motore rotativo da 330 cc, con un serbatoio della benzina da circa 9 litri, collocato posteriormente.
In questo modo, il suo powertrain elettrico da 145 CV e 271 Nm, dovrebbe estendere l’autonomia da 200 a quasi 400 km, sfruttando i 35 kWh della batteria più l’energia fornita dai 9 litri di benzina attraverso il motore rotativo. La commercializzazione dovrebbe poi iniziare già dalla primavera del 2023.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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