L'acquisto di un'auto usata può essere un'ottima opportunità per risparmiare denaro, ma può anche celare delle insidie, tra cui la possibilità che il chilometraggio riportato sulla strumentazione sia stato manipolato. Questa pratica, sebbene illegale e moralmente scorretta, purtroppo è ancora diffusa nel mercato dell'auto usata, portando acquirenti ignari a pagare cifre sproporzionate per veicoli che in realtà hanno percorso molte più miglia di quanto dichiarato. Si tratta di una vera e propria truffa, ai danni dei possibili acquirenti, che alle volte risulta più diffusa nel contesto dei rivenditori di auto non autorizzati, multimarca e poco “strutturati”. Tuttavia, esistono alcuni metodi che gli acquirenti possono mettere in atto per individuare un tachimetro manomesso e proteggersi da questa piaga.
1. Storia del veicolo
La storia del veicolo è un punto di partenza fondamentale. Acquisire un rapporto storico completo del veicolo, tramite documenti come il libretto di circolazione, può rivelare discrepanze nel chilometraggio dichiarato nel corso degli anni. Inoltre, è utile contattare il precedente proprietario (se possibile) o verificare che siano disponibili registrazioni dei controlli tecnici precedenti (come i tagliandi, i controlli periodici ecc) che possono dare un'idea più chiara del chilometraggio effettivo del veicolo. Ci sono poi alcuni interventi invasivi (distribuzione, cambio, frizioni, meccatronica, sospensioni, ecc) che solitamente seguono chilometraggi standard: nel caso ci fossero uno o più di questi interventi, effettuati a chilometraggi troppo bassi, potrebbe trattarsi di un indizio importante.
2. Usura del veicolo
L'usura complessiva del veicolo può fornire indizi sul suo chilometraggio effettivo. È importante controllare l'usura dei componenti interni ed esterni, come sedili, volante, pedaliera, pomello del cambio e tappeti. Se il chilometraggio indicato è significativamente inferiore all'usura visibile, potrebbe essere un segno di manipolazione del tachimetro. Sarebbe opportuno far visionare il veicolo ad un esperto o ad un meccanico con dimestichezza con quel marchio/modello.
3. Ispezione meccanica
Un'ispezione meccanica approfondita da parte di un meccanico di fiducia può rivelare segni di un tachimetro manomesso. Il meccanico può verificare l'usura dei componenti del motore e confrontarla con il chilometraggio dichiarato. Inoltre, possono essere effettuate verifiche più specifiche, come l'analisi del logbook del motore, che registra l'attività del motore nel corso del tempo. In alcuni veicoli più moderni, vi sono anche dei dati integrati con l’elettronica di bordo e con la centralina che, difficilmente, possono essere manomessi. Non vi è però uniformità tra i brand su questo punto di vista.
4. Il portale dell’automobilista
Esaminare attentamente le registrazioni di manutenzione può rivelare discrepanze nel chilometraggio riportato. Per legge, dal 2018, tutti i centri preposti ad effettuare revisioni certificate dei veicoli, sono tenuti a segnare sul portale integrato nazionale i chilometri reali di ciascun veicolo. Il primo intervento avviene a quattro anni dall’immatricolazione e successivamente ogni due anni. Il nuovo Documento Unico del veicolo è così consultabile online sul Portale dell’Automobilista. Tuttavia, si è già riportato a livello nazionale di casi in cui il centro revisioni, in accordo con il proprietario del veicolo, abbia manomesso il conta chilometri prima di riportare il dato sulla piattaforma. Le sanzioni per i trasgressori – privati e aziende – prevedono multe piuttosto salate, e non solo. In più, per vetture con meno di quattro anni dall’immatricolazione, non vi è la possibilità di ricorrere a questa opzione, non essendo stata effettuata ancora la revisione.
5. Consultare l'assicurazione
Sebbene risulti piuttosto complesso come metodo, vi è anche la possibilità di consultare un perito o un assicuratore di fiducia. Spesso, in caso di sinistri o constatazioni amichevoli, alcune compagnie riportano a titolo informativo anche il chilometraggio esatto di ogni veicolo coinvolto, al momento del sinistro. Oltra a valutare l'effettivo stato di salute di un'auto, reperire informazioni da parte del portale delle assicurazioni può rivelare diverse vicessitudini di molte vetture.
6. Tecnologie moderne
Alcune tecnologie moderne possono essere utili nel rilevare un tachimetro manomesso. Ad esempio, i servizi di report del veicolo possono utilizzare l'analisi dei dati per rilevare anomalie nel chilometraggio riportato rispetto alla storia del veicolo. Inoltre, alcune applicazioni mobili consentono agli acquirenti di confrontare il chilometraggio riportato con registrazioni di revisioni precedenti e altri dati storici. In tal senso, le moderne auto elettriche possono essere maggiormente tutelate: essendo costantemente connesse in rete, i dati dello stato del veicolo dovrebbero venire salvati in alcuni server proprietari del marchio. Con procedure non sempre semplicie e lineari, si potrebbe risalire al reale chilometraggio di un veicolo. Solitamente, manomettendo i dati presenti sulla strumentazione, questi non vengono trasmessi sull’applicazione da telefono, che riporterebbe comunque i valori reali. Non vi sono però protocolli standard per i costruttori.
In conclusione, l'acquisto di un'auto usata richiede attenzione e una ricerca approfondita da parte dell'acquirente.
Individuare un tachimetro manomesso può essere difficile, ma utilizzando una combinazione di documentazione storica, ispezioni meccaniche e tecnologie moderne, gli acquirenti possono ridurre significativamente il rischio di essere vittime di questa truffa e garantire un acquisto più sicuro e trasparente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.