Volkswagen, addio a Carl Hahn: “il venditore di Stelle” dalla visione globale

È morto a 96 anni il manager che trasformò Volkswagen da realtà nazionale all’impero globale che oggi tutti conosciamo. Il nostro ritratto di Carl Hahn

Volkswagen, addio a Carl Hahn: “il venditore di Stelle” dalla visione globale

Si è spento all’età di 96 anni Carl Hahn, CEO di Volkswagen che negli anni ‘80 divenne celebre per aver guidato l’espansione del gruppo di Wolfsburg al di fuori dei confini nazionali ed europei verso mercati di respiro globale come USA e Cina. Il 24 gennaio è prevista una cerimonia in suo ricordo.

Carl Hahn: una carriera in Volkswagen (con Audi nel DNA)

Nato a Chemnitz, nella Germania orientale, nel 1926, Carl Horst Hahn Junior segue le orme del padre - dirigente della casa automobilistica e motociclistica tedesca DKW e tra i fondatori dell’Auto Union, in seguito evolutasi nell’Audi - con una formazione universitaria in economia e gestione aziendale tra gli atenei di Colonia e Berna. L’approdo in Volkswagen avviene nel 1954 in qualità di assistente dell’allora presidente Heinrich Nordhoff, mentre nel 1955 viene investito del ruolo di responsabile dell’ufficio vendite per l’export. Ben presto (è il 1959), Hahn diventa presidente di Volkswagen of America: sotto la sua guida, la divisione nordamericana del brand vive quello che forse è il suo periodo di maggiore prosperità, risultato di brillanti campagne pubblicitarie (suo il celebre slogan “Think Small” che sottolinea i vantaggi di un’auto dalle dimensioni compatte) che portano modelli poco ortodossi per gli automobilisti americani dell’epoca (il Maggiolino e il Bulli) a registrare vendite al di sopra delle migliori previsioni.

Hahn

Forte dei successi oltreoceano - per i quali venne affettuosamente ribattezzato “Mr. Volkswagen”, Hahn ritorna in Germania nel 1965 dopo essere stato nominato membro del CdA Volkswagen nel 1964. Nel 1973 avviene il passaggio alla guida dell’azienda produttrice di pneumatici Continental, dove Hahn riceve un nuovo appellativo, quello di “Starverkäufer” (venditore di stelle). Il cuore del dirigente, tuttavia, non smetterà mai di battere per l’azienda automobilistica nazionale ed è così che, nel 1982 Hahn ritorna in grande stile alla VW come nuovo presidente della società.

Precursore della visione globale del gruppo

È durante i dieci anni del suo mandato che Volkswagen dà vita alle proprie mire espansionistiche in Europa occidentale (con l’acquisizione del marchio SEAT), in quella orientale orientale dopo la caduta del muro di Berlino (con l’intensificazione dei rapporti con la casa ceca Skoda), spingendosi ancora più a oriente con un piano di conquista del mercato cinese. Nel Paese del Dragone Hahn lavora, infatti, alla creazione di importanti alleanze per la costruzione di fabbriche locali, unico modo per evitare i pesanti dazi imposti agli importatori. Tra i capolavori industriali a cui Carl Hahn prende parte non si può non citare il riposizionamento nel mercato premium del marchio Audi, avviato massicciamente proprio nel periodo di regno di Hahn con il prezioso contributo dell’allora CEO di Audi Ferdinand Piëch.

Hahn

Durante il suo mandato, la produzione di auto del Gruppo Volkswagen aumenta dai 2 milioni di unità nel 1982 ai 3,5 milioni all’inizio del decennio successivo. Una rapida espansione che, tuttavia, si sostiene su basi economiche tutt’altro che solide e che porta Hahn a lasciare l’incarico di CEO del Gruppo nel 1992 a Ferdinand Piëch con un bilancio dove le ingenti spese “imperialiste” iniziano a pesare in maniera insostenibile. Hahn resterà comunque nel consiglio di sorveglianza del gruppo fino al 1997.

Nel corso della sua carriera Carl Hahn ha ricevuto riconoscimenti accademici da dieci università in Germania e all'estero, diventando cittadino onorario di Wolfsburg, Chemnitz, Zwickau e Changchun in Cina, tutte città che molto devono alle sue attività all’interno della casa automobilistica tedesca. Le sue memorie vivono nel libro “I miei anni con Volkswagen” pubblicato nel 2005. Nel 2006, Hahn è stato inserito nella European Automotive Hall of Fame con il merito di aver trasformato la Volkswagen da azienda nazionale a potenza globale.

Volkswagen Maggiolino
Un Maggiolino degli anni '50

Un uomo che “è e rimarrà parte integrante della famiglia Volkswagen” come ricorda l’attuale CEO Oliver Blume. “Carl Hahn è stato un grande visionario e una grande personalità. Per quattro decenni ha tracciato la rotta della Volkswagen e ha gettato le basi per il successo dell'azienda di oggi. Negli Stati Uniti, il Maggiolino VW è diventato un'icona. In qualità di membro del Consiglio di amministrazione responsabile delle vendite, è stato determinante per la fondazione del marchio premium Audi. E in senso figurato è diventato uno dei padri della ‘Generazione Golf’. In qualità di Presidente del Consiglio di gestione, ha sviluppato Volkswagen in un gruppo internazionale e multimarca e, soprattutto, ha dimostrato una visione strategica con il suo coinvolgimento in Cina.

Dopo la riunificazione della Germania, sotto la sua guida la Sassonia è diventata una località all'avanguardia. Volkswagen AG e Wolfsburg hanno un grande debito di gratitudine nei confronti di Carl Hahn e piangono la sua famiglia”.

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