Un po’ suv, un po' crossover e un po’ monovolume. Non è facile catalogare Volkswagen ID.5 all’interno di una sezione ben definita, date le forme che abbracciano trasversalmente i segmenti automobilistici. Con una particolare chiave di lettura, potrebbe anche trattarsi del monovolume 2.0, una rivisitazione moderna di quella categoria di auto tanto amata nei primi anni 2000 ma ad oggi letteralmente messa alla gogna, ma indubbiamente pratica e comoda in tutte le condizioni. Id.5 sorprende per l’efficiente gestione energetica, per il comfort e l’incredibile spazio che mette a disposizione dei passeggeri, senza perdersi in vezzi estetici privi di alcuna utilità. Abbiamo provato la versione Pro Performance a trazione posteriore, con 204 Cv e un prezzo di partenza di 56.950 euro.
Design e dimensioni
Per inquadrare Volkswagen ID.5 (gemella più “alla moda” di Volkswagen ID.4) è meglio partire con il definirne le dimensioni: 4,60 m di lunghezza, 1,85 m di larghezza e 1,61 m di altezza. Non è così grande da venir raggruppata nel segmento D ma, allo stesso tempo, non è neanche così compatta per il segmento C. Anche qui si pone a cavallo di due macro aree, trovando forse la quadra per assicurare tanto spazio a bordo senza però renderla eccessivamente ingombrante da utilizzare su strada. Rispetto ad ID.4 si differenzia poi per la forma discendente del tetto, che culmina nel timido spoiler che è integrato nella linea di coda, proprio dove culmina il lunotto posteriore. La silhouette è così affusolata, con forme dolci e poche linee nette, a beneficio anche del cx aerodinamico e dell’autonomia. Il linguaggio estetico è quello già visto anche con il resto della famiglia ID, caratterizzato dagli spigoli smussati del frontale, con i gruppi ottici a matrice di led IQ.Light – che replicano la forma di un occhio umano - congiunti idealmente in mezzo dalla modanatura cromata che attraversa la mascherina piena. A richiesta, nel pacchetto Design Plus (da circa 3.000 euro) sono incluse le strisce led che congiungono i fari anteriori, il tetto Panorama, i sedili sportivi a guscio con lodo “ID”, i fari a matrice di led anteriori e molti altri accessori. Nella zona inferiore del paraurti appare invece maggiormente elaborata, con forme più sportiveggianti e la griglia a nido d’ape.
Lateralmente appare massiccia, con l’alta linea di cintura e le sottili superfici vetrate che snelliscono la vista, aiutati anche dai grandissimi cerchi in lega bicolore da ben 20” (ma possono arrivare fino a 21”). Le maniglie fisse a filo con la carrozzeria – con il meccanismo di sblocco elettronico all’interno – contribuiscono alla pulizia estatica. Nel posteriore invece si trova il gruppo ottico led, unito al centro, mentre la trama tridimensionale del faro cattura l’attenzione, con una finitura molto ricercata. Non mancano le frecce a led dinamiche, include in un apposito pack per gli esterni.
Interni e tecnologia
All’interno, nuova Volkswagen ID.5 è il tripudio del minimalismo, avendo apportato una sorte di detox fisico a 360 gradi. Non vi è sostanzialmente alcun tasto fisico all’interno della vettura, eccezion fatta per gli alza cristalli (tra l’altro ridotti da 4 a due, con un comando specifico per poter cambiare da quelli anteriori a posteriori) e per quello dedicato alla regolazione degli specchietti esterni. I comandi delle luci, il tasto delle 4 frecce e la regolazione del volume sono tutti a feedback aptico, a sfioramento, così come i tasti sulle razze del volante. Tutto il resto delle funzioni è stato invece ricondotto al sistema multimediale Discover Pro, da circa 10”. Clima, impostazioni dell’auto, regolazione luci interne ed esterne e connettività sono tutte racchiuse in questo display. Non è un campione di ergonomia e rapidità, infatti la casa tedesca ha già fatto sapere che in futuro verrà rilasciata una nuova versione, sia hardware che software per colmare il gap con la concorrenza. Ad ogni modo si usa discretamente bene, completo di tutte le funzionalità richieste su un’auto simile, forse un po’ troppo ricco di sotto menù e l’assenza di tasti fisici (almeno per la regolazione del volume e del clima, o qualche scorciatoia) non aiuta soprattutto quando si è in marcia.
Peccato che la regolazione del volume e del clima non siano retro illuminate, rendendo complesso l’utilizzo al buio. Non mancano però Apple CarPlay e Android Auto, anche wireless, due prese USB C, ricarica ad induzione dello smartphone, sedili elettrici riscaldabili, luci ambiente multicolore e tanti altri accessori interessanti. Molti di questi, però, sono racchiusi in diversi pacchetti che, inevitabilmente, fanno lievitare il prezzo della vettura. A richiesta si possono avere anche le telecamere a 360 gradi, con sensori perimetrali, mentre i sensori anteriori e posteriori e la retrocamera sono di serie, così come la connettività Car2X e il clima automatico a due zone. Sempre tra gli optional, però, si segnala la pompa di calore, utile per rendere più efficiente il processo di riscaldamento dell’aria, ad un prezzo di circa 1.250 euro.
C’è spazio per la famiglia
Volkswagen ID.5, grazie alla piattaforma nativa elettrica MEB è in grado di assicurare moltissimo spazio agli occupanti, valorizzando al massimo le possibilità di un’auto a zero emissioni. L’assenza delle componenti meccaniche libera moltissimo margine tra i sedili anteriori, dove trova posto un comodo e pratico tunnel organizzabile, con due paratie mobili e un box con due porta bevande, che vi spieghiamo meglio nel video. Vi è inoltre una tendina che nasconde un grande pozzetto centrale, oltre alle ampie tasche nelle portiere. Decisamente comodi i due braccioli anteriori regolabili, uno per ogni passeggero, solidali al sedile a guscio sportivo con tessuto Art Velours (incluso nel pacchetto Top Sport Plus, da 3.940 euro). Moltissimo lo spazio anche per le gambe dei passeggeri posteriori, grazie soprattutto al passo, di ben 2,77 metri. Si sta comodi anche in tre sul divano posteriore, che è dotato di poggia braccio centrale, botola per far passare i carichi lunghi e dispone delle bocchette d’aerazione dedicate.
Il pavimento è perfettamente piatto, dato che non è presente il tunnel della trasmissione, lasciando massima mobilità ai passeggeri, i quali beneficeranno anche dell’illuminazione d’ambiente posteriore e della grande luminosità conferita dal tetto panoramico. Viaggiare con ID.5 è decisamente piacevole, soprattutto per i passeggeri, coccolati da un ambiente ergonomico e pensato per massimizzare il comfort. Notevole anche lo spazio nel bagagliaio, da buona vettura familiare, con una capacità minima di ben 549 litri fino ad un massimo di 1.549 litri, abbattendo la seconda fila di sedili. Un valore davvero interessante per la tipologia di vettura, riuscendo a fare poco meglio anche di ID.4.
Motore, piattaforma e meccanica
Volkswagen ID.5 è realizzata a partire dalla piattaforma MEB, nativa elettrica di nuova generazione, capace di ospitare la batteria agli ioni di litio da 82 kWh (circa 78 kWh netti) nella zona inferiore della piattaforma, sotto al pavimento dell’abitacolo. La versione Pro Performance da noi provata è spinta da un solo motore elettrico sincrono a magneti permanenti da 204 CV collocata sull’asse posteriore, capace di erogare una coppia massima di 310 Nm all’istante. Per chi ricerca più performance, è poi disponibile ID.5 GTX, con due motori e trazione integrale, con una potenza massima di 299 CV. Nonostante però la presenza di una piattaforma nativa elettrica e del motore posteriore, in Volkswagen non sono riusciti a ricavare un secondo vano nel frontale, come invece fatto da altri costruttori.
Prova su strada
Volkswagen Id.5 promette un’esperienza di guida votata al comfort, senza però abbandonare completamente l’indole “sportiveggiante” di un crossover coupè, differenziandosi così dalla più turistica ID.4. Il nostro esemplare era equipaggiato con il pacchetto “Sport Pack Plus”, da circa 1.295 euro che include ammortizzatori anteriori e posteriori con taratura specifica, assetto a controllo elettronico e sterzo progressivo. L’unione di queste componenti e dei cerchi in lega da 20” con spalla ribassata conferiscono a ID.5 un approccio deciso e stabile nelle curve. Convince la compostezza nei cambi di direzione, come non ci si aspetterebbe da un’auto con questa stazza e ben 2.118 kg in ordine di marcia. L’inserimento è sicuro, preciso e stabile, così come la percorrenza e la trazione. Non si ha mai l’impressione di gestire un’auto così ingombrante, soprattutto merito dell’asseto che riduce sensibilmente il rollio in curva e le oscillazioni longitudinali. Lo sterzo progressivo è decisamente piacevole da ingaggiare, rendendo più coinvolgente l’esperienza in curva. Da lode poi il comfort a bordo, trattandosi forse di una delle elettriche più silenziose e comode di questo segmento: certo, l’assetto sportivo e gli pneumatici ribassati si fanno un po’ sentire sulle buche più secche, ma in tutte le altre situazioni passa indisturbata filtrando ogni vibrazione.
A bordo regna il silenzio, anche in autostrada a circa 130 km/h, condizione in cui gli pneumatici invernali non hanno fatto percepire più di tanto la loro presenza. La forma affusolata mitiga bene i fruscii esterni, anche grazie ai vetri molto spessi e all’ampio materiale fono assorbente presente in tutta la vettura. La presenza della batteria, inoltre, aiuta a contenere i rumori esterni provenienti dal pavimento dell’abitacolo. Ottimo anche il supporto in curva dovuto ai sedili sportivi con poggiatesta integrato, mentre il bracciolo mobile e il poggia braccio sulla portiera sono posizionati in maniera impeccabile. Lato meccanico, è dolce e progressiva la spinta del motore posteriore (0-100 km/h in 8,4”), senza mai sembrare eccessivamente reattivo come appare su altre elettriche: la spinta è lineare e non si rischia mai, nemmeno sul terreno viscido, di far slittare le gomme posteriori, merito di una buona gestione elettronica della trazione. Promossi a pieni voti anche i sistemi adas di secondo livello, inclusi nel pacchetto Assistance Pack Plus da 2.400 euro. Il cruise control adattivo è preciso e non “strappa” mai, mentre la lettura delle linee di corsia ci è parsa precisa e piuttosto intelligente nel ricollocare sempre la vettura nel preciso centro. ID.5 si comporta bene anche in città, con un notevole diametro di sterzata (10,2 m) e un’ottima visibilità circostante: per la vista posteriore ci corre in soccorso la retrocamera, dalla buona risoluzione e sempre chiara, anche di notte.
Ricarica e autonomia
L’architettura della piattaforma MEB non è delle più tecnologiche in commercio (non è infatti disponibile la tensione a 800 V) eppure, in questa configurazione con batteria da 82 kWh e motore da 204 CV riesce ad essere molto efficiente. Durante i circa 800 km della nostra prova, abbiamo registrato un consumo medio di soli 14,8 kWh/100 km, con un tragitto al 70% urbano, 20% extraurbano e 10% autostradale. E’ riuscita a fare anche meglio dei 16,3 kWh/100 km dichiarati dalla casa – valore al quale ci siamo poi avvicinati con uno stile di guida meno conservativo. In questo modo, l’autonomia teorica massima raggiungibile è di ben 520 km in ambito urbano, praticamente identica ai 537 km dichiarati in ciclo WLTP dalla casa tedesca. Se i consumi si dovessero invece alzare intorno a 16 kWh/100 km, l’autonomia massima scenderebbe intorno a 480 km (comunque un valore che lascia ampio margine di utilizzo, in media per due settimane con il solo utilizzo cittadino).
Spostandosi in autostrada il consumo medio sale invece attorno a 18,5 kWh/100 km, quindi circa 410 km di autonomia con cruise control a 125 km/h e guida predittiva. Anche in questo caso, risulta una valida alleata per chi è alla ricerca di un crossover elettrico per la famiglia, che non risulti limitante per viaggiare. A tal proposito, lato ricarica, ID.5 dispone di un caricatore di bordo fino ad un massimo di 135 kW in corrente continua ultra fast. Quanto basta per passare dal 10 all’80% in meno di 30 minuti. Abbiamo testato la ricarica ad una colonnina ultra fast ed è riuscita a raggiungere un picco di 110 kW in meno di 3 minuti, con una carica di circa il 16%. In corrente alternata, accetta invece fino a 11 kW trifase o 7,4 kW monofase. Da rete domestica, sono invece necessarie più di 30 ore per completare un ciclo di ricarica.
Conclusioni
Volkswagen ID.5Pro Performance ci è sembrata, ad oggi, una delle migliori vetture elettriche per chi è alla ricerca di un veicolo sofisticato, spazioso e dedicato al viaggio in compagnia. Tanto margine per i passeggeri e i relativi bagagli, molta tecnologia e una linea esterna che, di certo, non è banale, rispecchiando al meglio la sua sportività anche su strada. Tra i piccoli nei segnaliamo il sistema multimediale, l’assenza della ricarica ultra fast ad oltre 200 kW e l’assenza di una gamma di allestimenti per la versione da 204 CV. Nonostante il prezzo di partenza di 56.
950 euro (di poco fuori dalla zona degli ecoincentivi), bisogna stare attenti a non farsi prendere la mano con il configuratore, perchè la lista degli accessori è lunga e, alle volte, costosa. Il nostro esemplare in prova, quasi full-optional, vantava un prezzo finale di circa 71.510 euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.