Stm, 2 settimane di cig per 2.500 dipendenti a Catania

Le due settimane scatterebbero dal 15 marzo e dal 27 aprile

Stm, 2 settimane di cig per 2.500 dipendenti a Catania
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StMicroelectronics, il produttore di semiconduttori partecipato sia dallo Stato italiano sia dalla banca statale francese Bpifrance, chiederà la cassa integrazione ordinaria per il sito di Catania, eccetto il nuovo investimento chiamato WSiC, per circa una settimana in marzo e circa una settimana in aprile. Saranno coinvolti un massimo di 2.500 dipendenti su un totale di 5.400 dipendenti nella città siciliana. Le due settimane scatterebbero dal 15 marzo e dal 27 aprile.

La motivazione che ha spinto la società a comunicare la cassa ai sindacati? In uno scenario di riferimento che resta difficile nel primo trimestre 2025, si deve far fronte ad un ritardo nella ripresa e ad una correzione delle scorte nel settore industriale e ad un rallentamento nell’automotive, particolarmente in Europa. Quindi, per gestire la situazione in un'industria "ciclica" come quella dei semiconduttori, vanno ridotti i livelli di attività in tutte le strutture manifatturiere. Le misure varate includono riduzioni temporanee dei livelli di produzione, così come chiusure selettive delle fabbriche dai 5 ai 19 giorni come durata, a seconda dei siti, soprattutto nel primo trimestre. La Fim Cisl Sicilia ha confermato che la cassa integrazione è stata chiesta con urgenza a causa di una, così recita la comunicazione di Confindustria, “temporanea contrazione dei carichi produttivi derivante da una significativa riduzione di ordini e commesse”. La direzione aziendale ha quindi fissato una riunione con i sindacati per il 20 febbraio. I rappresentanti dei lavoratori avevano già dichiarato lo stato di agitazione temendo una riduzione della forza lavoro di circa il 6% (sul sito di Catania, Agrate e quelli francesi) tramite prepensionamenti e incentivi.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, proprio ieri ha incontrato il sindaco di Catania, Enrico Trantino. Solo due giorni fa a Parigi lo stesso Urso, aveva portato la crisi di Stm all’attenzione del ministro dell’Economia francese, Eric Lombard chiedendo un cambio dell’ad, Jean-Marc Chery, e del direttore finanziario Lorenzo Grandi.

La società deve anche fare i conti con la class action presentata negli Usa presso la Southern Court di New York. L’accusa è di aver nascosto le reali condizioni dell’azienda danneggiando gli investitori con il crollo del titolo dopo la semestrale di luglio.


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