Bagnaso: "Italia contraria a eccessi e derive"

Il presidente dell’episcopato italiano ricorda che gli italiani e specie i giovani, chiedono alla politica "comportamenti coerenti" e lontani dal "clamore e dai riflettori". E spiega: "L’Italia è aliena da derive e eccessi"

Bagnaso: "Italia contraria a eccessi e derive"

Roma - Gli italiani e specie i giovani, chiedono alla politica "comportamenti coerenti" e lontani dal "clamore e dai riflettori"; l’Italia "è aliena da derive e eccessi di qualunque tipo siano": è quanto ha ammonito il presidente dell’episcopato italiano, cardinale Angelo Bagnasco, intervenuto ad un convegno della Cei sulla preparazione al matrimonio.

L'appello di Bagnasco Secondo il presidente della Conferenza episcopale italiana, il contesto socio-culturale "dovrebbe accompagnare i giovani in generale nei loro progetti di vita". "Le responsabilità sono di ciascuno ma conosciamo l’influsso che la cultura diffusa, gli stili di vita, i comportamenti conclamati hanno sul modo di pensare e di agire di tutti, in particolare dei più giovani che hanno diritto di vedersi presentare ideali alti e nobili, come di vedere modelli di comportamento coerenti". Il presidente della Cei chiede dunque alla politica di "onorare quella moltitudine silenziosa che questi ideali umani ed evangelici vive ogni giorno con umiltà e concretezza, senza clamore e riflettori". Moltitudine che esprime "il vero ethos di fondo del nostro popolo e che è aliena da derive ed eccessi di qualunque tipo siano".

Secondo il cardinale Bagnasco occorre "costruire la vita sulla roccia della famiglia in quanto tale: è questa un soggetto peculiare, cellula fondamentale e ineguagliabile della società e in quanto tale bisognosa di fondamento stabile e di criteri certi e veri, ma anche soggetto di doveri e di diritti precisi". Il presidente della Cei è intervenuto a Crotone al convegno promosso dall’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia sui percorsi di preparazione al matrimonio.

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