Banca dovrà risarcire per i bond argentini

Piero Pizzillo

Altra sentenza della magistratura genovese sui famigerati bond argentini. Questa volta è di scena la banca di Fiorani. Giancarlo F, cliente della Banca popolare italiana (Bpi),già Banca popolare di Lodi che anni fa inglobò il Banco di Chiavari con sede in via Garibaldi, nel 2000, su consiglio di due funzionari dello stesso istituto di credito, investì 52 milioni di lire nell’acquisto di bond argentini. Nelle scorse settimane la prima sezione civile del tribunale presieduta da Alvaro Vigotti, dichiarando nulla la compravendita di obbligazioni emesse dallo Stato Argentino, conclusa tra Gianfranco F e il Banco di Chiavari incorporato nella Bpi, ha condannato la banca a restituire al cliente 26.914 euro, pari a circa 52 milioni di lire, con gli interessi legali dovuti sino al saldo. Inoltre, dovrà rimborsare al cliente le spese legali ammontanti a 4491 euro. Gianfranco F dovrà restituire i titoli e le cedole eventualmente incassati. «Il tribunale, - è scritto nella sentenza - riconosce fondata la lamentela di Gianfranco F «di non aver ricevuto informazioni specifiche e adeguate sulle caratteristiche e sul grado di rischio dell’investimento, e che il cliente solo nel 2003 aveva appreso dalla stampa che i bond argentini avevano subito una svalutazione dell’80 per cento, ma nonostante le sue ripetute richieste la banca non gli aveva comunicato più nulla al riguardo, tanto che si era rivolto a un legale per la tutela dei propri interessi , avendo constatasto l’impossibilità di ottenere il rimborso del capitale investito».

Nell’atto di citazione i legali di Gianfranco F, Aldo Marciani e Franklina Gottardi, parlano di «omessa totale informazione sulla pericolosità dell’investimento e sull’abnorme sollecitazione allo stesso, da parte della banca».

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