BonnNessuno più di lei merita lappellativo di Robin Hood in gonnella. Lunica differenza con il leggendario brigante è il terreno di azione: non le contrade dellInghilterra, ma una grande banca tedesca. Identico però lintento di fondo: prendere ai ricchi e dare ai poveri anche a costo di servirsi di mezzi illeciti. Di lei si conoscono solo le iniziali, R. B., perché così vuole la legge che tutela la privacy, si sa che ha 62 anni e che dirigeva la filiale di una grande banca di Bonn. In poco meno di due anni ha spostato illegalmente 7,6 milioni di euro per impedire che i clienti in difficoltà pagassero gli interessi passivi sulle somme scoperte. Quanto a lei non ha trattenuto neppure un euro per sé. Lo faceva per puro altruismo e senza neppure informare i beneficiari della truffa.
Il trucco era semplice. Giocando sul fatto che i controlli automatici non venivano effettuati tutti contemporaneamente ma in date diverse, R. B. trasferiva somme di denaro dai conti dei clienti ricchi ai conti dei clienti poveri evitando a questi ultimi di pagare le penalità per eventuali cifre in rosso. Una volta superati i controlli automatici le somme di denaro spostate temporaneamente, a volte solo per qualche ora, ritornavano sul conto di origine. A subire un danno, per tanto altruismo, è stata soprattutto la banca che non incassava gli interessi passivi.
Il giochetto è stato scoperto per caso e, paradossalmente, per lintervento di un cliente che avendo uno scoperto considerevole ha chiesto alla banca quanto avrebbe dovuto pagare di interessi passivi e quando si è sentito dire che il suo conto era largamente in attivo lui stesso ha chiesto accertamenti. È scattata unindagine interna ed è risultato che loperazione prendi ai ricchi e dai ai poveri è stata effettuata almeno in 117 casi.
Il tribunale di Bonn ha condannato R. B. a un anno e dieci mesi di detenzione con la condizionale e al risarcimento dei danni che ammontano a poco più di un milione di euro che quasi certamente non potrà mai pagare perché è stata licenziata e vive di una modesta pensione. Ai giudici ha detto che non sa spiegarsi il suo comportamento. «Credo - ha detto -, di essere afflitta da eccesso di solidarietà verso i deboli».
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