Banca Mediolanum, profitti a 1,1 miliardi. Doris: "L’Opa di Siena? Una sorpresa"

Record di raccolta a 10,4 miliardi in 12 mesi. Premio di 2.000 euro ai dipendenti

Gianluca Bosisio, direttore generale di Banca Mediolanum
Gianluca Bosisio, direttore generale di Banca Mediolanum
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L’Ops lanciata da Mps su Mediobanca ha colto di sorpresa in tanti. Tra questi Massimo Doris, ad di Banca Mediolanum e spettatore interessato in quanto azionista di piazzetta Cuccia. «Non me l’aspettavo, come penso nessun altro. È stata una bella sorpresa. È un’operazione importante, che ci vede coinvolti come azionisti», sono state le parole del numero uno dell’istituto di Basiglio che è socio storico di Mediobanca con una quota del 3,49%. Doris, che sgombra subito il campo escludendo categoricamente che Mediolanum si inserisca provando una fusione con Mediobanca, non si sbottona sulle decisioni che verranno prese («A prendere le decisioni se aderire o meno all’Ops saranno i cda di Mediolanum Vita e Banca Mediolanum, le società che detengono le azioni») una volta che si avrà la documentazione completa dell’offerta. Il banchiere ha confermato che il 19 febbraio si riunirà il patto di sindacato che racchiude l’11,6% di Piazzetta Cuccia. Oltre alla quota in mano a Mediolanum, la famiglia Doris ha un ulteriore 0,98% della merchant bank tramite Finprog.
Intanto ieri la banca fondata da Ennio Doris ha rilasciato i conti relativi all’intero 2024, che ha visto la raccolta netta totale toccare il livello record di 10,4 miliardi, in aumento del 46% rispetto al 2023. L’anno si è chiuso con un utile netto di 1,12 miliardi, in aumento del 36% rispetto al 2023. Le commissioni nette hanno raggiunto 1,17 miliardi, +13% anno su anno, grazie al positivo andamento dei mercati e al significativo contributo della raccolta netta gestita (+91% a 7,6 miliardi). Il cda ha proposto un dividendo di 1 euro per azione (acconto di 0,37 pagato a novembre 2024, saldo 0,63 da pagare ad aprile).
Massimo Doris ha anche annunciato di aver deciso insieme al cda di distribuire un bonus straordinario di 2.

000 euro a ogni collaboratore, dipendente di sede o family banker della rete. A fine 2024 il numero dei family banker del gruppo ammontava a 6.415, in crescita del 3%, mentre il totale dei clienti è di oltre un milione e 918mila (+7%).

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