Banchelle chiede la strada

Banchelle chiede la strada

Francesco Gambaro

Chissà se Paride Contri avrebbe mai immaginato che un giorno, allo «Stadio del Nuoto» di Albaro, sarebbe sorto un mega centro fitness con bagno turco, sauna e vasche idromassaggio, scuole di ballo e di yoga e corsi di spinning. Ben lontano dall'opera che egli aveva firmato nel 1936, ispirandosi ai canoni del razionalismo europeo. Settant'anni dopo le Piscine di piazza Henry Dunant si accingono a cambiare volto.
Nel piano di recupero dello «Stadio del Nuoto» (approvato ufficialmente nel 2004) ora s'inserisce il progetto di un moderno centro benessere, unico in città nel suo genere, che porta la firma di Interconsult, società di gestione globale sinistri fondata e guidata da Gianni Pisani. Che spiega: «Abbiamo ottenuto in concessione trentennale tutte le aree ristrutturate all'interno delle piscine di Albaro, escluse naturalmente le acque». Nei 2500 metri quadrati lasciati a Interconsult, troveranno, dunque, spazio palestre, sauna, bagno turco, vasche idromassagio, centro estetico, scuole di ballo e corsi di yoga. Da quanto si è appreso, non dovrebbe trattarsi di un centro fitness «mordi e fuggi», ma di un'area dove ci si può rilassare con televisori al plasma o mini biblioteche installate vicino agli spogliatoi. «L'intento è proprio quello di creare un punto d'incontro per chi vuole fare sport, senza scappare subito a casa».
Proprio così. Seduti su una sdraio, gli ospiti del centro benessere, durante la sauna o l'idromassaggio, potranno ascoltare musica con le loro cuffiette, o sintonizzarsi sui programmi della televisione, oppure ancora sfogliare libri e riviste di una biblioteca sistematicamente aggiornata. Seguendo i dettami canonici del «mens sana in corpore sano». Grazie a un investimento di due milioni di euro, la società genovese realizzerà anche una palestra di body building e una per i corsi di spinning, ginnastica e aerobica. Non mancheranno neppure centri estetici, scuole di ballo e corsi di yoga. In stile «futuristico», azzarda Pisani, cioè «alla stregua delle scuole di danza americane, una via di mezzo tra le sale da ballo e la discoteca con un'atmosfera molto particolare». A disposizione della clientela, una dozzina di istruttori qualificati. «Negli anni'60 - racconta Pisani che guida Interconsult insieme all'amministratore delegato Franco Pronzato - lo Stadio del nuoto di Albaro era il fiore all'occhiello di Genova.

Qui si riversevano famiglie e sportivi da tutti gli angoli della città. Il nostro obiettivo è diventare presto un punto d'incontro per i genovesi». I tempi? I lavori sono già cominciati, entro giugno 2007 stop ai cantieri.

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