![Bandierine Atm e quei Patti Lateranensi](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/12/1739344272-22969829-large.jpg?_=1739344272)
Sfuggite (almeno per ora) all'ossessione del politicamente corretto. Provate a chiedere «perché ieri tram e mezzi dell'Atm sono usciti dai depositi vestiti a festa?». E per tutta la giornata hanno percorso le strade sventolando lì vicino al tettuccio due bandierine: a destra il Tricolore e a sinistra l'emblema della città, da un lato la bandiera con croce rossa su scudo bianco che riprende quella del Ducato di Milano dal 1395 al 1797 e sul retro l'araldico Biscione con fanciullo in bocca. Una tradizione per l'azienda dei trasporti che da decenni omaggia giornate considerate particolarmente importanti. E già raccontando questo avrete eliminato un po' di interlocutori. Arrivando quasi ad azzerarli, chiedendo che cosa si festeggiasse ieri. Perché solo i più avveduti vi risponderanno che si ricorda la firma dei Patti Lateranensi dell'11 febbraio 1929 tra il capo del governo del Regno D'Italia Benito Mussolini e la Santa Sede per mano del cardinale Pietro Gasparri in rappresentanza di papa Pio XI. Un accordo contenente un trattato, una convenzione e un concordato che, sottoposti a revisione nella parte del concordato nel 1984, regola ancora oggi i rapporti fra Italia e Santa Sede. Una data ormai dimenticata da quasi tutti, ma non dalle bandierine dell'Atm. Che, per chi volesse ripassare un po' di storia, ora danno appuntamento al 18 marzo, prima delle Cinque giornate con cui nel 1948 Milano, capitale del Regno Lombardo-Veneto, si ribellò agli austriaci.
Ci saranno poi 25 aprile, Primo Maggio, 9 maggio (Festa dell'Europa), 2 giugno, 4 ottobre (San Francesco, patrono d'Italia), 24 ottobre (fondazione dell'Onu nel 1945, 4 novembre. E anche il 28 settembre, insurrezione popolare di Napoli del 1943.
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