Basta botte e capricci da diva E' la nuova Naomi impegnata

I giornali inglesi celebrano la trasformazione della modella da star irascibile ad attivista per le buone cause. Grazie a un’amica: la first lady Sarah Brown. La Campbell: "La moglie del premier è straordinaria. E' il mio mentore"

Basta botte e capricci da diva 
E' la nuova Naomi impegnata

Gli inglesi l’hanno ribattezzata Nice Naomi. Una Campbell gentile, impegnata. La versione buona della diva capricciosa e irascibile, quella che scaglia i telefonini (ricoperti di cristalli) addosso alla cameriera, urla all’aeroporto, finisce ai lavori socialmente utili (in tacchi a spillo). E tira la borsetta in testa all’autista, facendolo sbattere sul volante. Anzi no, questa è soltanto una bufala. L’ultima intemperanza della modella, finita sui giornali pochi giorni fa, sarebbe tutta un’invenzione dell’autista che la portava in giro per New York, ai primi di marzo. L’uomo, Miograd Mejidina, prima ha denunciato la Venere nera alla polizia della Grande Mela, poi ha fatto marcia indietro. Ha ritirato la denuncia e ha spiegato che è stato lui, l’irascibile: «È stato un malinteso, rimpiango di essermi rivolto alla polizia. Tutto l’affare ha assunto proporzioni smisurate, mi scuso con la signora Campbell».

E la signora ha accettato, però ha voluto sottolineare che tanta pubblicità negativa non è più cosa per lei: «Ho lavorato duro per correggere le mie malefatte precedenti e non sarò ostaggio del mio passato». Naomi è cambiata, non è più quella di una volta, e dietro c’è un piccolo segreto. Si chiama Sarah Brown, cioè la moglie del premier britannico. Tanto Naomi è icona frivola, quanto l’altra passa per simbolo di serietà. Le chiamano «un combinato di bellezza e cervello», e non c’è bisogno di specificare. Un’amicizia improbabile, eppure funziona, per tutte e due. La first lady ha intuito che, sotto quell’aria da divina irrequieta, Naomi fosse anche altro: un vero talento per raccogliere fondi per beneficenza. E ha visto giusto, perché la modella, sollecitata, si è subito data da fare con la nuova missione. È stata la signora Brown a invitarla a casa sua, come racconta il Times: «Ero con mia madre e le ho detto: “Mamma, ho un appuntamento al 10 di Downing street”. Non c’ero mai stata, non sapevo nemmeno che cosa aspettarmi».

La nuova Naomi è nata così: da allora viaggi in Tanzania con Sarah Brown per l’associazione della first lady, che si occupa della salute delle madri; cene alle Nazioni unite insieme per raccogliere fondi; e poi congressi, eventi, incontri. Che cosa si dicono Naomi e Sarah? «Ci occupiamo di affari, visitiamo paesi nuovi, facciamo riunioni e cose del genere. Davvero» giura la modella. La prima passerella del suo Fashion for Relief ha raccolto un milione per le vittime di Katrina, ora, a New York, si occupa delle mamme e dei bambini di Haiti. Sarah è con lei. E Naomi non dimentica di elogiare l’artefice della sua rivoluzione: «È una donna calda e sincera, in tutti i sensi. Quando parla non puoi fare a meno di ascoltarla». Un effetto benefico che con Naomi ha funzionato subito: «L’ho incontrata e nel giro di pochi minuti le ho detto: “Che cosa vuoi che faccia?”». Del resto già in passato la modella ha frequentato la politica, Mandela prima e Chavez poi (per motivi diversi). Ora è la volta della first lady britannica: «Una donna straordinaria, il mio mentore».

I maligni dicono che in realtà sia tutto merito del nuovo ufficio di pubbliche relazioni a cui la modella ha affidato la cura della sua immagine, un po’ offuscata dai guai e dalla fama di bella e aggressiva. Dopo il fattaccio, poi rientrato, con l’autista newyorchese è stato un agente a spiegare all’Ansa il Naomi pensiero: «Sono cambiata. Cerco di trattare tutti con rispetto e mi fa piacere che il conducente abbia chiesto scusa. Vorrei lasciarmi questo episodio alle spalle e andare avanti». Tanto che si è sentito in dovere di difendere la sua assistita: «Povera Naomi, lei è cambiata tanto, fa tanta attività umanitaria e pensa davvero al prossimo».

Il problema è che i precedenti pesano, la fama negativa è dura a morire. Naomi però insiste: «Credo di essere maturata, sono cresciuta molto. Ho fatto degli errori, come tutto il mondo sa bene, ma oggi mi sento serena e migliore».

Sarah Brown, la mentore, conferma: «La Naomi di cui avevo sentito parlare era bellissima, di successo, sempre in ritardo, un po’ fuori controllo.

La Naomi che ho conosciuto era sicuramente bellissima, ma anche sincera, diretta e impaziente, in senso buono». Insomma l’approvazione è quasi unanime, perfino l’autista bistrattato ha fatto mea culpa, l’evoluzione di Naomi sembra completa. Ai cinici tocca aspettare.

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