La bella Charlene si presenta con Alberto ma al Gala il principe non annuncia le nozze

Deluso chi si aspettava il colpo di scena, ma era prevedibile il rispetto della tradizione: sono altre le sedi adatte per parlare di matrimoni

Lea Pericoli

da Montecarlo

Non c’è stato nessun annuncio di fidanzamento tra Alberto II e Charlene Wittstock al Galà della Croce rossa, evento clou della stagione monegasca. Decine di cronisti mondani e un piccolo esercito di fotografi sono rimasti a bocca asciutta.
Noi lo avevamo scritto. Da anni non si vedeva tanta eccitazione tra la stampa. L’attesa era davvero grande. Da quando Alberto II è salito al trono c’è stata una ventata di giovinezza. A Montecarlo nell’etichetta molte cose sono cambiate: in primavera ad aprire le danze al «Ballo della Rosa» erano stati i figli di Casiraghi e Caroline con i loro amici. Ragazzi giovani e belli travolti da ritmi jamaicani. Questo forse ha indotto molti giornalisti in errore. Ma tra una festa e l’importanza di un matrimonio legato alla successione della famiglia Grimaldi la differenza è enorme. Venerdì sera alle 20, fotografi e operatori tv in smoking, avevano già preso posizione nella Salle des Etoiles. Alle 21 si è bloccato il traffico, giusto il tempo per la famiglia Grimaldi di arrivare con la scorta da Palazzo. Poi la sorpresa. Alberto II ha fatto il suo ingresso al braccio della Princesse Antoinette, sua zia. Sono entrate Stéphanie, Sua Altezza Reale Caroline di Hannover, con il marito. Dietro, assieme a Karl Lagerfeld, Pierre Casiraghi ed altri ospiti c’era Charlene. Grande, bella, bionda, con un abito verde tempestato di paillettes. Il mignolo della mano sinistra (priva di anello) sosteneva la coda del vestito.
Ciò che ha tolto l’ultima illusione ai pettegoli è stato quando le tre allieve della «Scuola di Danza Princesse Grace» hanno consegnato tre candidi bouquets alle tre signore Grimaldi: Antoinette, Caroline, Stéphanie. E, qui per ora, finisce la favola. Al tavolo d’onore Alberto era seduto accanto alla zia. Charlene dall’altro lato si trovava tra il Principe di Hannover e Lagerfeld. È ovvio che a 49 anni Alberto dovrà prendere una decisione. Ma ricordo una frase che mi disse una decina di anni fa, in una intervista: «Ho troppo rispetto per il matrimonio. Il giorno che deciderò di sposarmi non lo farò per convenienza ma per amore».
Charlene è una ragazza sportiva, dall’aria vagamente timida. Quando ieri è rimasta abbagliata dai mille flash dei fotografi. Quando ha abbassato lo sguardo. Quando ha reclinato la testa ed è arrossita ricordava una giovane Lady Diana. La verità è che un conto è affrontare le tv per celebrare una vittoria, altro è accettare le lusinghe di un ruolo che richiede grande compostezza a una futura Sovrana. Il Principe Ranieri diceva: «Ho adorato mia moglie perché venendo da un paese come l’America e dal mondo hollywoodiano, si è adattata a questo piccolo Stato che all’inizio la guardava come una intrusa. Ha imparato la lingua. Si è mischiata alla gente. Si è fatta amare».
Se Alberto II deciderà di sposarsi lo farà seguendo l’etichetta. Ma sono convinta che la priorità andrà al suo popolo. Quando è salito al trono il Principe ha promesso: «Oggi sono qui con voi a condividere un grande lutto: la morte di mio padre. Siamo una famiglia. Vi prometto che condivederemo assieme anche momenti di grande gioia».

Questa è la ragione per la quale era inverosimile il presunto annuncio che sarebbe dovuto arrivare al Gala. Qualcuno ricorderà che all’appuntamento annuale Alberto ha portato altre donne bellissime: addirittura Naomi Campbell che i giornali definirono «Principessa cioccolatino».

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