Asma, lo yoga può aiutare la funzione polmonare

Lo studio condotto da alcuni ricercatori cinesi apre la strada a nuovi approcci terapeutici efficaci per una problematica, l'asma, le cui diagnosi sono in costante aumento

Asma, lo yoga può aiutare la funzione polmonare
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L'asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie respiratorie caratterizzata dall'ostruzione reversibile dei bronchi. Il processo infiammatorio fanno sì che questi due organi si riempiano di liquido e inizino a produrre una maggiore quantità di muco. Di conseguenza si verifica un restringimento del diametro dei bronchi e dei bronchioli e compaiono così i sintomi tipici.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'asma interessa globalmente 100-150 milioni di individui. In Italia, invece, si diagnosticano circa 3 milioni di casi soprattutto fra i bambini. I numeri, tuttavia, sono in costante aumento a causa soprattutto dell'inquinamento atmosferico che, negli ultimi anni, sta facendo registrare cifre da record.

Le cause e i fattori di rischio dell'asma

Attualmente le cause dell'asma sono ancora in parte sconosciute, tuttavia si ritiene che la sua comparsa possa essere favorita da alcuni fattori di rischio. Tra questi uno dei più importanti è la predisposizione genetica. La familiarità, infatti, incide per il 30-60% e la madre ha un ruolo determinante.

L'inclinazione a sviluppare alcune malattie allergiche, asma inclusa, viene definita atopia. Tale condizione viene altresì favorita da:

  • Allergeni: i più comuni sono i pollini e gli acari della polvere;
  • Reflusso gastroesofageo: questo disturbo provoca attacchi asmatici notturni;
  • Farmaci: attenzione agli antinfiammatori non steroidei, agli antibiotici e all'aspirina;
  • Infezioni delle vie respiratorie: in particolar modo influenza e raffreddore;
  • Fumo di sigaretta attivo e passivo;
  • Eccessiva umidità dell'ambiente;
  • Sensibilizzanti professionali;
  • Obesità.

Recentemente gli scienziati del National Institutes of Health hanno scoperto che livelli moderati di due inquinanti atmosferici, l'ozono e il particolato fine, sono associati ad attacchi di asma nei bambini e negli adolescenti che vivono in aree urbane a basso reddito. Ne abbiamo parlato in maniera dettagliata in questo articolo.

I sintomi dell'asma

Le manifestazioni tipiche e facilmente riconoscibili dell'asma sono le seguenti:

  • Tosse secca;
  • Difficoltà respiratoria;
  • Respiro sibilante e affannoso;
  • Sensazione di oppressione toracica.

Se la sintomatologia diventa particolarmente intensa, si parla di crisi asmatica. Il paziente allora accusa: tosse continua, senso di soffocamento, sibilo costante mentre respira, sudorazione profusa. Ancora respiro accellerato, dolore al petto, contrazione dei muscoli del collo e difficoltà a parlare.

Asma, i benefici dello yoga

I ricercatori della School of Physical Education della Henan Normal University in Cina, guidati dal professore Shuangtao Xing, hanno scoperto che lo yoga associato all'allenamento aerobico è in grado di migliorare la funzionalità polmonare nelle persone con asma. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Annals of Medicine.

In passato l'esercizio fisico era ritenuto un potenziale fattore di rischio per i soggetti asmatici in quanto si credeva che potesse innescare o peggiorare gli attacchi. Tale convinzione è stata smentita da numerose analisi che, invece, hanno confermato i benefici del movimento sulla funzione respiratoria.

Tuttavia le variazioni negli interventi di esercizio specifici negli studi randomizzati controllati esistenti (RCT) hanno reso difficile controllare l'efficacia dei diversi programmi di riabilitazione.

Lo studio

Per ovviare a questo problema, gli scienziati hanno condotto una meta analisi di rete che ha consentito un confronto simultaneo degli effetti di varie tipologie di attività fisica sulla funzionalità polmonare dei pazienti asmatici. L'indagine, che ha coinvolto 2.155 individui per un totale di 28 RCT, ha esaminato gli esiti dell'allenamento respiratorio, aerobico, di rilassamento e dello yoga.

Tutti gli approcci hanno apportato notevoli benefici alla funzionalità polmonare, in particolare hanno migliorato: i livelli di volume espiratorio forzato nei primi secondi (FEV1), del picco del flusso espiratorio (PEF), di capacità vitale forzata (FVC) e il rapporto FEV1/FVC. In particolare lo yoga ha avuto un impatto molto positivo sui livelli del picco del flusso espiratorio.

«L'allenamento respiratorio combinato con quello aerobico e con lo yoga - ha

affermato il professor Xing - sembrano essere particolarmente vantaggiosi e aprono potenziali strade per nuovi approcci terapeutici efficaci. Sono ora necessari studi randomizzati più ampi e ben progettati».

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