Lostress è diventato ormai il pane quotidiano della nostra società e sono tante le sue ripercussioni a livello psicofisico. Per alleviare le inevitabili tensioni che esso comporta può essere d'aiuto la bioenergetica, ossia una terapia olistica che, attraverso un'attenta analisi del corpo, si pone l'obiettivo di individuare eventuali blocchi energetici derivanti da traumi che non sono stati elaborati in maniera corretta.
In Italia la bioenergetica è considerata una branca della psicoterapia e, pertanto, ad occuparsene è un professionista iscritto all'Albo degli Psicologi. Tuttavia non è raro che la disciplina venga praticata anche da un pranoterapeuta, a patto però che lo stesso abbia seguito dei corsi di specializzazione. Ma quali sono i reali benefici di questa terapia? Scopriamolo insieme.
Un po' di storia della bioenergetica
Le origini della bioenergetica sono strettamente connesse agli albori della vegetoterapia di Wilheim Reich, un allievo di Freud che negli anni '30 apportò notevoli contributi alla psicoanalisi. Tra questi spiccano la scoperta della funzione del carattere e della sua base somatica e il concetto di 'nevrosi caratteriale'.
Tale punto di partenza gli permise di comprendere che le tensioni muscolari croniche così come il disequilibrio del sistema nervoso vegetativo (la cosiddetta 'impotenza orgastica') erano le cause di numerose patologie psichiche e fisiche.
Negli anni '50 Alexander Lowen, discepolo e paziente di Reich, volle allargare gli orizzonti del suo maestro e, assieme allo psichiatra e psicoterapeuta americano John Pierakkos, sviluppò l'analisi bioenergetica e individuò cinque tipologie di carattere bionenergetico: schizoide, orale, masochista, psicopatico e rigido.
Gli esercizi messi a punto da Lowen avevano molteplici finalità: eliminare le tensioni dal corpo, incrementare i livelli di energia e sostenere il corretto funzionamento dell'organismo, inteso quest'ultimo come un'entità fisica, emotiva, mentale e spirituale.
Gli esercizi della bioenergetica
Il concetto cardine attorno a cui ruota l'intera esperienza bioenergetica è quello dell'energia vitale, la bioenergia che, scorrendo attraverso il corpo, gestisce le funzioni biologiche e psicologiche. Può succedere che traumi di qualsiasi genere o blocchi emotivi che non sono mai stati elaborati e risolti correttamente, vadano a bloccare il flusso dell'energia. Tale anomalia si traduce in molteplici disturbi sia fisici che psichici.
Compito della bioenergetica è quello di permettere alla bioenergia di tornare a fluire nel modo giusto e di donare, così, nuova linfa alle parti dell'organismo che sono rigide e tese. Lo psicoterapeuta, dopo una dettagliata analisi del paziente, progetta un piano personalizzato. Le sedute, che durano circa 30-60 minuti, prevedono l'esecuzione di esercizi appropriati per ogni caso.
- I massaggi: sono necessari per sciogliere le tensioni e per ripristinare il flusso energetico in determinate aree corporee
- La respirazione consapevole: ristabilendo la normale ossigenazione del corpo, è possibile alleviare tensioni di varia natura
- La meditazione: è importante per aiutare la mente a focalizzare l'attenzione sul presente. Solo in questo modo essa può contrastare i blocchi energetici
- La terapia del suono: la musica e le vibrazioni stimolano i punti energetici e consentono uno sblocco degli stessi.
I benefici della bioenergetica
La bioenergetica è una terapia consigliata a tutti ma è particolarmente indicata per chi soffre di depressione, attacchi di panico, bassa autostima e per coloro che hanno la tendenza a somatizzare le emozioni negative e i conflitti inconsci. Da un punto di vista fisico consente la regolazione del ritmo cardiaco e respiratorio, una corretta ossigenazione di tutti i tessuti, la diminuzione della pressione sanguigna e una normale secrezione ormonale. Inoltre favorisce il rilassamento muscolare ed è dunque ideale per tutte quelle persone che soffrono di cervicalgia, mal di testa, lombalgia e bruxismo.
Da un punto di vista psichico, invece, la bioenergetica, soprattutto se associata alla terapia cognitivo comportamentale, è in grado di ridurre lo stress e l'ansia e di ristabilire l'equilibrio energetico, influenzando così positivamente l'umore e i livelli di energia.
Il miglioramento del flusso energetico aiuta i pazienti ad acquisire una maggiore consapevolezza del proprio corpo e dei propri stati d'animo. Inoltre li sostiene in periodi particolarmente critici dell'esistenza, come un lutto, una separazione o un cambiamento lavorativo.Leggi anche:
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