Calcoli renali, attenzione al caldo. Uno studio spiega il perché

Le alte temperature di questo periodo possono favorire l'insorgenza di calcoli renali o il peggioramento di una situazione esistente con espisodi di coliche. A dirlo un recente studio

Calcoli renali, attenzione al caldo. Uno studio spiega il perché
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Il caldo intenso e l'afa possono favorire o peggiorare la malattia renale cronica e i calcoli renali, che in estate tendono a verificarsi con un'incidenza doppia rispetto alla norma. La conferma viene da un recente studio che va rafforzare l'allarme della Società Italiana di Nefrologia (Sin). L'approfondimento arriva dall'Ut Southwestern Medical Center, e per voce del direttore del Dipartimento di Urologia la dottoressa Megan Bollner, esistono molti fattori a rischio che possono peggiorarli, compreso il caldo estivo.

Questo perché la maggior sudorazione può favorire un incremento nella precipitazione dei sali urinari, con conseguente formazione di calcoli e coliche. A confermare anche il presidente della Sin (Società italiana di Nefrologia) che aggiunge: "La dilatazione dei vasi sanguigni indotta dal caldo, può provocare una riduzione della pressione arteriosa, riducendo la quantità di sangue che arriva ai reni. Come conseguenza dell'aumentata sudorazione inoltre, si producono urine più concentrate, favorendo l'aggregazione di sali minerali in cristalli che, crescendo, si trasformano in veri e propri calcoli. A maggior rischio di svilupparli è chi consuma molte bevande zuccherate contenenti additivi". Attenzione anche agli sbalzi di temperatura, molto frequente l’insorgenza di coliche renali alla guida d’estate, con l’aria condizionata in funzione.

Come avviene la colica renale

Generalmente è una conseguenza alla mobilizzazione del calcolo e si manifesta con un intenso dolore alla regione lombare destra o sinistra con irradiazione al fianco e ai genitali, accompagnato spesso anche da nausea e vomito, urine di colore anomalo e maleodorante. Il momento più favorevole per il manifestarsi della colica è la notte ed in particolare le prime ore del mattino perché l’urina è più concentrata di sostanze che possono precipitare.

Cosa fare per evitare problemi

Proprio dalla dottoressa Megan Bollner che ha condotto lo studio, arrivano consigli preziosi per evitare nei periodi estivi il peggiorare della situazione o l'insorgere di nuovi calcoli renali. "Cambiare le abitudini alimentari può fare una grande differenza. -spiega - Innanzitutto per prevenire il ripetersi dei calcoli è necessario bere più liquidi. L'acqua aiuta infatti a diluire l'urina in maniera tale che i cristalli abbiano più difficoltà ad aggregarsi. Secondo i medici, le persone che hanno avuto un calcolo renale dovrebbero bere almeno 2 litri di acqua al giorno. Si può aggiungere all'acqua anche succo di agrumi, in particolare limone o lime, che aiuta a bloccare la formazione dei calcoli grazie al contenuto di citrato".

Attenzione al sodio

Altro consiglio importante, che in estate vale anche per gli ipertesi, è limitare l'assunzione di sodio. Mangiare particolarmente salato, aumenta la quantità di calcio nelle urine, privilegiando cibi ricchi di calcio che aiutano la corretta regolazione dell'organismo.

In questo caso i cibi più indicati sono i latticini, la soia, i fagioli e le verdure a foglie verdi. Bisogna fare anche attenzione alla carne, soprattutto quella rossa, ma non esagerare neanche con pollo o uova aumentando soprattutto nei periodi caldi l'assunzione di verdure e frutta.

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