Secchezza cutanea e disidrosi: come si manifestano e quali differenze?

Pelle secca, disidrosi, eczema da contatto, eczema atopico, sono tutte manifestazioni fisiche che causano disagio e a volte si possono complicare. L'eczema è una malattia della pelle che può assumere diverse forme: vediamo quali sono le cause e i sintomi per trattarle nel modo pèiù adeguato

Secchezza cutanea e disidrosi: come si manifestano e quali differenze?

Queste due manifestazioni della pelle sono molto diverse ma presentano punti in comune che a volte rendono difficile differenziarle. Ciò è particolarmente vero in alcune zone, come le mani e i piedi, oppure quando la malattia si diffonde in tutto il corpo, come nel caso della pelle secca.

Secchezza cutanea

Le cause

La pelle diventa secca quando il suo film protettivo, composto sia da una miscela di acqua sia da sostanze grasse (sebo e lipidi cutanei), si indebolisce. L'alterazione di questo film idrolipidico presente sulla superficie della pelle associata ad una perdita di acqua crea una pelle secca, fragile e talvolta ruvida.
Fattori ereditari che colpiscono alcune pelli che hanno meno lipidi, cambiamenti ormonali durante la menopausa e persino l’invecchiamento possono causare secchezza della pelle, ma anche i fattori ambientali, come il freddo, il vento e le case surriscaldate in inverno, possono seccare la pelle.
Infine, l'utilizzo di saponi troppo aggressivi per la pelle del viso ne eliminano il film lipidico protettivo. Senza questa pellicola, che è parte integrante della barriera cutanea, la pelle trattiene l'umidità in modo meno efficace e può seccarsi.

Tutte le emozioni inoltre passano attraverso il nostro sistema nervoso centrale, che è direttamente collegato alla nostra pelle: lo stress può quindi avere una forte influenza sullo stato della nostra pelle e può provocare reazioni come prurito, arrossamento, irritazione e rendere la pelle più sensibile, secca e ruvida.

Trattamento della pelle secca del viso durante la notte

Più la pelle è secca, più avrà bisogno di lipidi e idratazione per rinforzare il suo strato protettivo. La sera, bisogna iniziare detergendo delicatamente il viso con un detergente dalla texture oleosa. Il balsamo detergente al palissandro ha una texture simile al miele, lascia la pelle idratata ed elastica, preservando il film protettivo della pelle, proteggendola dalle aggressioni esterne.

Dopo la detersione, basta applica un trattamento a base di oli vegetali per preservare il naturale strato protettivo della pelle e mantenerla idratata. Un siero a base di rosa idratante, oli vegetali e oli essenziali, serve per rafforzare la barriera protettiva della pelle, nutrendo, ammorbidendo e rimpolpando la pelle secca. Infine si può concludere con una crema protettiva per idratare la pelle.

Le vitamine che fanno bene

Si possono applicare trattamenti-viso ricchi di vitamine. Le vitamine A, B, C e soprattutto la vitamina E sono ingredienti essenziali in alcuni dei migliori trattamenti contro la pelle secca.
Insieme, le vitamine C ed E sono più efficaci nel proteggere la pelle dai danni dei radicali liberi. Il concentrato di olio rigenerante con pro-vitamine C ed E è un concentrato di oli che aiuta a rafforzare la barriera cutanea, a levigare l'aspetto della pelle ruvida per ottenere una consistenza più raffinata e una carnagione uniforme, riducendo il colorito spento.
Gli acidi grassi possono aiutare a nutrire la pelle secca. Ne fanno parte gli Omega 3 e 6 (acidi grassi essenziali che l'organismo non produce naturalmente): pesce azzurro, noci e avocado sono fonti naturali di vitamine e degli acidi grassi sopra elencati e aiuteranno a nutrire la pelle.

Per rimediare alla secchezza della pelle, è essenziale applicare una crema idratante: è idratando la pelle che si rafforza la sua barriera protettiva, mantenendo il suo equilibrio idrico ed evitarando la disidratazione. Si può utilizzare una crema idratante nutriente all'olio di rosa che idrata in profondità la pelle e contiene Omega 3, 6 e 9.

La disidrosi

pelle secca

Una condizione patologica della pelle, la disidrosi colpisce particolarmente le mani e i piedi, a volte interessando le estremità e le superfici laterali delle dita. Imbarazzante o addirittura invalidante, questo eczema bolloso talvolta priva temporaneamente le persone colpite dell'uso delle mani e impedisce loro di camminare.

Questa malattia della pelle, chiamata anche dermatosi vescicolo-bollosa o eczema disidrotico, è comune e compare più spesso in estate, essendo favorita dalla sudorazione e dall'umidità. La disidrosi è spesso ricorrente ma non è contagiosa.

Le cause

L'estate è la stagione più probabile per lo sviluppo della disidrosi, anche se alcuni manifestano riacutizzazioni in inverno: la causa principale di questa condizione, infatti, è l'ipersudazione. Può verificarsi anche quando si maneggiano sostanze chimiche o materiali come il nichel e anche il tabacco può avere le sue responsabilità, poiché gli specialisti hanno spesso osservato che tra le persone che soffrono di disidrosi, molti fumano.

I sintomi della disidrosi

La disidrosi è una forma di eczema cosiddetto “bolloso” caratterizzato da:

  • presenza di piccole vescicole sulle mani e/o sui piedi
  • presenza di “bolle” trasparenti sulle mani e/o sui piedi
  • prurito
  • una sensazione di bruciore nella zona interessata
  • una zona rossa che appare attorno alle vesciche, causata dall'infiammazione.

I trattamenti della disidrosi

Fastidiosa e debilitante, la disidrosi non va presa alla leggera e deve essere trattata come un eczema.

La crema al cortisone è uno dei trattamenti abituali. Ai pazienti è consigliato di idratare la pelle il più possibile, sia per prevenzione che quando si presenta il problema sulla pelle. L'idratazione aiuta a limitare gli effetti aggressivi dei corticosteroidi, ad esempio con il gel di aloe vera o le classiche creme idratanti per le mani. Utilizzare anche creme curative, soprattutto se si rompono le vescicole d'acqua, con pasta all'acqua o vitamina E.

L'errore da evitare però è quello di cercare di igienizzare le vesciche o disinfettarle perché i prodotti tendono a seccare la pelle, proprio come molti prodotti cosmetici, come i gel schiumogeni che indeboliscono la pelle.

In caso di sudorazione eccessiva esistono trattamenti come la ionoforesi. Questa tecnica consiste nel far passare una debole corrente elettrica attraverso una bacinella d'acqua dove il paziente immerge le mani e i piedi. In questo modo si blocca il funzionamento delle ghiandole sudoripare che regolano la traspirazione dei piedi e delle mani, oppure il trattamento con iniezioni sottocutanee di tossina botulinica.

Nella prevenzione è importante trattare tutti i focolai infettivi sulle mani e sui piedi come le infezioni fungine e asciugare bene mani e piedi, soprattutto quando si suda molto, perché l'umidità favorisce la comparsa della disidrosi. Inoltre è consigliato non indossare bigiotteria che spesso è realizzata con metalli che ne favoriscono la comparsa.

La disidrosi può essere molto debilitante e, nelle forme più gravi, può essere molto dolorosa. Si consiglia quindi di consultare rapidamente un dermatologo per ottenere un trattamento mirato ed alleviare i sintomi.

Qual è la differenza tra disidrosi ed eczema

A differenza dell'eczema classico che si presenta sotto forma di placche, la disidrosi è caratterizzata dalla formazione di piccole vescicole piene d'acqua o in forma secca che compaiono con riacutizzazioni, talvolta intervallate da periodi di parziale remissione. La disidrosi prude e può causare anche sensazioni di bruciore, sintomi che possono essere simili a quelli delle infezioni fungine, in particolare ai piedi.

Quest'ultima non è necessariamente cronica: è possibile avere una riacutizzazione nella vita e non riaverla più. Allo stesso modo, le persone che soffrono di eczema non soffrono automaticamente di disidrosi, ogni caso è diverso.

Un'altra grande differenza tra le due patologie è che mentre l'eczema può colpire qualunque zona del corpo (anche riconoscendo sedi preferenziali), la disidrosi è strettamente localizzata alle mani e ai piedi.

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