Bentornati nella città delle emergenze

Per molti romani oggi è il giorno più lungo. Il primo lunedì di lavoro dopo le sospirate ferie. Il primo giorno in città a riscoprire i (pochi) pregi e i (tanti) difetti della metropoli. Un giorno un po’ deprimente, fatto di buoni propositi e di programmi. Ecco che cosa vi siete persi e (soprattutto) quello che aspetta i romani. Emergenza per emergenza.
Campidoglio. È l’incognita più grande. Il sindaco Walter Veltroni è il candidato numero uno alle primarie per la leadership del Pd, che si svolgeranno il 14 ottobre. Fino ad allora c’è da aspettarsi che trascurerà non poco la capitale. E anche dopo, risultati permettendo, il destino di Roma sembra essere quello di fare da pretesto per l’agenda politica dell’anti-Berlusconi in nuce. Ma Roma non meriterebbe un sindaco a tempo pieno?
Scuola. Gli studenti avranno un piccolo supplemento di vacanza. In base al calendario, la riapertura delle scuole per i 717.585 studenti della regione è fissata il 12 settembre (scuole materne, elementari e medie di primo grado) e il 13 settembre (istituti superiori di secondo grado), ma secondo i dati dell’assessorato regionale alla Scuola saranno 251 gli istituti scolastici statali che inizieranno in anticipo l’anno scolastico nel Lazio, circa il 26 per cento su un totale di 956. Solita scuola, soliti problemi. Calendario a parte, a crucciare le famiglie romane è il caro-scuola. Secondo Federconsumatori, per l’acquisto dei libri è prevista una spesa di 320 euro, quasi il 5 per cento in più rispetto allo scorso anno. Ma per Adiconsum la stangata per gli studenti delle medie è addirittura superiore, arrivando fino a 500 euro.
Sicurezza e legalità. Sono stati i temi caldi della seconda metà di agosto. Imposto all’agenda cittadina da numerosi casi di cronaca, dalla rapina violenta a Giuseppe Tornatore all’aggressione al ciclista fino al video-shock girato dal deputato di Forza Italia Francesco Giro a Trastevere. Al nuovo prefetto Carlo Mosca, che si insedia proprio oggi, tocca un compito non facile. In attesa del «Legality day» proclamato da Forza Italia per la fine di ottobre, sembra che anche la sinistra si sia scoperta sensibile al tema. «Per noi, per il Pd, tutti devono rispettare le leggi dello Stato», ha detto ieri Walter Veltroni. E ci mancherebbe altro, verrebbe da dire.
Caro-spesa. I romani, come tutti gli italiani, sono sempre più poveri. Malgrado il paniere comunale faccia registrare un’inflazione non superiore al 2,1 per cento nell’ultimo anno, la percezione in chi ogni mese deve far quadrare il bilancio è ben diversa, con rincari registrati fino al 10 per cento. E il 13 settembre si terrà l’inedito sciopero della pasta.
Mobilità. Il ritorno alla normalità a Roma vuol dire anche ritorno all’ingorgo quotidiano. Quelli che mancavano dalla capitale da qualche settimana hanno trovato centro e periferie pieni di lavori in corso dal Traforo chiuso (sarà riaperto per la Notte bianca di sabato prossimo), alle ruspe in piazza Venezia. A settembre partirà anche la ripavimentazione di via dei Fori Imperiali. Continuano anche i lavori per la linea C della metropolitana e per l’ammodernamento della linea A. Dallo scorso week-end sono riprese anche a pieno regime le Ztl nelle sere dei fine settimana a Monti, Trastevere e in centro. A Testaccio si riparte il 21.


Notte bianca. Sarà sabato prossimo, da qualcuno attesissima da tanti altri temuta come la peste. Diciamo, un elettroshock per riprendere contatto con il caos cittadino. Per chi torna oggi dalle vacanze, praticamente un incubo.

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