Riforme, Berlusconi: "Non diciamo no, ma siamo insoddisfatti"

Il Cav: "Come possiamo dire no a riforme che volevamo fare noi? Detto questo, non siamo soddisfatti"

Riforme, Berlusconi: "Non diciamo no, ma siamo insoddisfatti"

Silvio Berlusconi è arrivato alla scuola di formazione politica di Forza Italia a Sirmione, per concludere la tre giorni di confronto sul futuro del centrodestra organizzata da Mariastella Gelmini. Ad accogliere l’ex premier, il cui intervento inizialmente era previsto solo con un collegamento telefonico, tutti i principali dirigenti del partito.

"Io sono qua ad ascoltare obbediente quello che mi dite e a replicare se serve questo". È il saluto di Silvio Berlusconi. Che poi ha aggiunto: "Io sono disciplinatamente all’ascolto". Per quanto riguarda la situazione politica attuale, l'ex premier ha dichiarato: "Oggi c'è una bandiera forte in Italia che sventola nel vento e questa bandiera, dobbiamo riconoscerlo, si chiama Matteo Renzi. Poi c'è una bandiera a mezz'asta che si chiama Silvio Berlusconi".

In merito a Forza Italia, Berlusconi ha detto: "Dopo 20 anni Forza Italia subisce la patologia di tutti, ha bisogno di rinnovare, di forze nuove e di tornare allo spirito del ’94. Venti anni di battaglie politiche ti tolgono entusiasmo, passione, c’è un po' di stanchezza. È fisiologico. Forza Italia ha bisogno di forze nuove, di tornare a quel richiamo del ’94. Mi piacerebbe stare in un partito dove io posso essere ancora una bandiera da sventolare, come ora sventola Matteo Renzi. Sarebbe bello avere in campo un esercito di azzurri che avesse per bandiera un vecchietto e tutti gli altri giovani. Noi dobbiamo mettere insieme un esercito di giovani forze decise a combattere per la cosa più alta e nobile, la libertà".

Quanto all'operato del governo, Berlusconi ha detto: "Come possiamo noi persone responsabili e coerenti con il nostro passato dire di no a riforme costituzionali che volevamo fare noi? Detto questo, noi non siamo soddisfatti dei risultati finora raggiunti".

Il leader di Forza Italia ha parlato anche della situazione di tensione tra Russia e Ucraina e ha detto: "Ho fatto interventi a pioggia su tanti amici per evitare nuove sanzioni alla Russia: Matteo Renzi mi ha ascoltato, è andato a discutere ma non c’è stato nulla da fare. Siamo tornati a un clima da guerra fredda".

E sul terrorismo islamico, il Cavaliere ha spiegato: "L’avanzata dell’Isis è qualcosa che ci preoccupa, avete visto le terribili scene delle teste mozzate.

Qualche leader occidentale è andato al golf dopo avere visto un suo concittadino ammazzato. Quanto sta accadendo fa pensare che non andava fatta le guerra nel 2004. Hanno voluto fare il contrario di quello che avevo detto".

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