
L'assessore al Welfare Guido Bertolaso ne ha per tutti, dal governo all'ex commissario Covid Arcuri, dalla conferenza Stato-Regioni alle critiche del ministro alla Sanità Orazio Schillaci, attraversando tutti i temi caldi del dibattito sulla salute pubblica. A partire dal Decreto interministeriale del 4 febbraio 2025, che riguarda la copertura dello sforamento della spesa farmaceutica per acquisti diretti nel 2023, sul payback farmaceutico contro cui la Regione, con il Lazio, ha promosso un ricorso al Tar conto il Governo e la Conferenza Stato-Regioni. Ieri l'assessore ha ribadito le sue ragioni: «La Lombardia ha detto che avrebbe accettato una riduzione della quota parte destinata a noi dal 2025. Loro vogliono applicare una norma retroattiva, e non mi risulta che nella Costituzione sia previsto di adottare provvedimenti retroattivi». Il risultato? Così vengono «tolti altri milioni di euro (130) in modo scorretto».
Per quanto riguarda i lasciti della pandemia, nonostante il piano massivo messo in campo per l'apertura dei posti letto in terapia intensiva e subintensiva durante il Covid, con tanto di ospedale in fiera, alla nostra regione, sulla base del decreto legge 34/2020, ha ancora 442 posti di terapia intensiva da aprire e 498 di terapia semi-intensiva. Al momento non sono necessari dal momento che «abbiamo letti di rianimazione più che sufficienti rispetto alle esigenze e ci si dimentica che tutte queste problematiche sono bloccate per contenziosi tuttora aperti» l'affondo di Bertolaso.
Per quanto riguarda la liste d'attesa invece i richiami del ministro Schillaci, che due giorni fa ha parlato di «situazione indegne», con un terzo delle strutture ispezionate da Nas e Carabinieri nel 2024, che presenta ancora irregolarità gravi, vengono rispediti al mittente direttamente dal governatore lumbard Attilio Fontana: la situazione «sta gradualmente migliorando. Purtroppo più aumentiamo l'offerta più aumenta la domanda. Gli accessi ai pronto soccorso, per esempio, raggiungono percentuali di inappropriatezza di codici bianchi ingiustificabili e inaccettabili. Per cui bisogna anche in questo caso intervenire per evitare di sprecare risorse, energie e denaro. Questi interventi devono essere risolti nelle Case di comunità e bisogna fare in modo che siano più frequentate e che siano più presenti i medici di medicina generale». Da parte sua Bertolaso rivendica come «siamo la prima e unica regione che ha fatto partire il Cup unico per pubblico e privato per risolvere il problema. Siamo appena partiti, quindi non abbiamo ancora i risultati definitivi. Ma siamo d'esempio per tutto il resto d'Italia».
Sotto Palazzo Lombardia, nol momento in cui vanno in scena le premiazioni per gli ospedali citati da Newsweek come i migliori al mondo, protesta il sindacato Nursing up degli infermieri protesta per il rinnovo del contratto.
Una protesta che Bertolaso condivide nel merito: «Se noi non paghiamo di più gli infermieri non riusciremo a risolvere il problema della sanità: gli infermieri ne sono la colonna portante e ricevono stipendi da fame. Se non li mettiamo nelle condizioni di guadagnare un po' meglio, rispetto a quel poco che ricevono oggi, continueranno ad andarsene.
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