La realtà aumentata entra per la prima volta nella pediatria del Fatebenefratelli di Milano. Ieri sono stati inaugurati i nuovi ambulatori pediatrici e la «Casa senza dolore» dell'Ospedale, spazi ristrutturati grazie a finanziamenti privati, progettati a misura di bambino e dotati delle più moderne tecnologie. Come, appunto, i visori per la realtà aumentata che, nelle procedure più fastidiose per i bimbi e per i cronici, tipo prelievi o accessi venosi, verranno usati come diversivi per ridurre la percezione del dolore. Una sedazione «digitale» come strumento di distrazione per i piccoli, prima, durante e dopo gli interventi, per mantenerli calmi e per gestire i sintomi post-operatori.
«L'utilizzo - spiega Luca Bernardo, direttore del dipartimento Medicina dell'Infanzia - permette ai pazienti pediatrici di superare, grazie alla realtà virtuale, l'ansia e la paura e consente di affrontare piccoli interventi senza sedazione farmacologica». Un approccio che secondo Bernardo rappresenta «quella che sarà la medicina del futuro» dove la gestione della patologia sarà sempre più personalizzata, con la tecnologia che può facilitare anche «la riduzione delle liste d'attesa». I nuovi spazi - ambulatori pediatrici specialistici, un ambulatorio di Telemedicina e Digital Health e una sala dedicata alle procedure più complesse - sono stati ristrutturati e arredati grazie all'Associazione LiberaMente ODV e a Fondazione di Comunità Milano. Per il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana è stato un giorno importante per la sanità del territorio: «Anche questo intervento, frutto della collaborazione tra pubblico e privato - commenta Fontana - contribuisce ad aumentare la qualità dei servizi resi ai piccoli pazienti. Bisogna andare in questa direzione». Soprattutto in pediatria, dove «diventa fondamentale la sinergia e l'interscambio tra le varie strutture sanitarie per raggiungere risultati sempre più eccellenti». Un progetto «ambizioso» anche per la direttrice generale dell'Asst Fatebenefratelli Sacco Maria Grazia Colombo, pensato anche «per ridurre al minimo la permanenza dei bambini e delle famiglie in ospedale grazie alla telemedicina».
«Rappresento oggi due grandi squadre - conclude la presidente del Comitato Esecutivo LiberaMente Carla De Albertis -, ossia quella di LiberaMente ODV, che ha la Casa Pediatrica nel cuore, e che ha fortemente lavorato per questo progetto, e quella dei privati cittadini e aziende che ci hanno seguito con generosità. Siamo felici di far toccare con mano concretamente ciò che abbiamo realizzato con il loro contributo e con quello di Fondazione di Comunità Milano».
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