La Boemia del Sud tra castelli incantati e antiche leggende

Da Trebon, circondata dai laghi, alla capitale della birra, fino ai capolavori barocchi di Cesky Krumlov. Con l'ombra di un vampiro

Piero Brasini

La Boemia, una delle due regioni che compongono la Repubblica Ceca (l'altra è la Moravia), è uno scrigno di bellezze artistiche e paesaggistiche. La stragrande maggioranza dei turisti arriva a Praga e lì si ferma. Ma oltre la capitale c'è molto altro da vedere, senza dover percorrere grandi distanze. Se il resto della Boemia è famosa per le stazioni termali e l'artigianato del cristallo, il Sud permette di viaggiare tra affascinanti borghi storici, castelli fiabeschi e paesaggi incantati.

Il nostro itinerario parte da Trebon (140 km da Praga, poco più di un'ora e mezzo di auto), una delle gemme della Boemia meridionale con il suo intatto centro storico e la splendida piazza su cui si affacciano i palazzi dalle facciate barocche, color pastello. Imperdibile il castello cinquecentesco, appartenuto negli ultimi tre secoli agli Schwarzenberg, una delle più antiche e potenti famiglie dell'aristocrazia boema. La cittadina è chiamata la «città degli stagni» perché circondata da un paesaggio magico, patrimonio dell'Unesco: una rete di 6000 tra laghi, stagni e canali, vero e proprio paradiso per chi ama le escursioni in bici (unico consiglio: evitate i mesi più caldi, preferiti dalle zanzare). Qui si pesca la carpa, il pesce simbolo della zona, consumata tutto l'anno e tipico piatto natalizio in tutto il paese. Il fango delle torbiere locali poi è molto rinomato ed è utilizzato da 130 anni nelle terme di Trebon (www.laznetrebon.cz) per curare i disturbi dell'apparato motorio e il reumatismo.

A pochi chilometri si trova Jindrichuv Hradec, importante centro commerciale nel XVIII secolo trovandosi a metà strada tra Praga e Vienna, e perciò ricco di storia. Qui sorge il terzo castello più grande della Repubblica Ceca: tra le sue 320 stanze è ospitato il presepe più grande presepe meccanico del mondo: 1390 statuine, di cui 390 in movimento. Il presepe viene visitato a Natale da migliaia di bambini e scolaresche. Si procede verso sud, a poca distanza con il confine austriaco, che sotto il regime comunista era off limits perché molto pericoloso: la polizia cecoslovacca sparava a vista, per impedire la fuga in Austria. A Dobrá Voda («buona acqua»), località che deve il nome ad una sorgente di acqua minerale con riconosciute proprietà curative, al posto delle antiche terne nel XVI secolo venne costruita la Basilica della Vergine Consolatrice, capolavoro barocco sfolgorante di stucchi e affreschi. Poco lontano c'è Ceský Krumlov, cittadina medioevale patrimonio Unesco che attira 2 milioni di turisti l'anno. Un borgo mozzafiato, fatto di viuzze pittoresche, palazzi storici, facciate colorate, antiche botteghe. Su tutte domina il castello trecentesco, appartenuto ad un'altra potente famiglia boema, i Rosemberg. Tra le molte meraviglie del castello, quella che colpisce di più è il teatro barocco, capolavoro del 700 con le scenografie mobili azionate da un meccanismo manuale sotterraneo. La cappella barocca della chiesa di San Vito parla di una leggenda: qui sono sepolti i cuori degli Schwarzenberg (i corpi sono a Vienna) e le spoglie della principessa Eleonora, considerata un vampiro (una lastra di pietra fu posta sopra la sua bara per impedirle di uscire).

Perché? Eleonora, appassionata di occultismo e bravissima amazzone, ricorse ad un metodo bizzarro per avere figli maschi: bere latte di lupa. Fece allevare dei lupi nel castello, ed ogni volta che alle femmine veniva sottratto il latte, i loro cupi ululati si diffondevano nella città, alimentando le leggende nere su Eleonora. Che poi si ammalò misteriosamente e morì. La diagnosi fu vampirismo, tanto che Bram Stoker si ispirò a questa storia per il suo Dracula. Se siete in macchina, non mancate una visita a Holasovice, villaggio (anche questo Unesco) rimasto intatto nei secoli con gli edifici tipici dello stile barocco rurale della Boemia meridionale.

Ma il capoluogo della Boemia meridionale è un'altra città, Ceské Budejovice, con la sua piazza perfettamente quadrata (una delle più grandi in Europa) contornata da meravigliose case barocche e dominata dalla Torre Nera. La città è famosa per la birra, che qui si prepara da ben 700 anni. Il birrificio Budejovický Budvar (visitabile) produce la birra «Budvar», tra le più vendute, ma anche causa di problemi. Il nome tedesco della città è infatti Budweis, che è anche il marchio di una birra americana, che però non ha niente in comune con quella locale ed è perciò oggetto di una annosa disputa legale.

Prima di tornare a Praga, fermatevi al Castello di Hluboká, Gioiello neo-gotico della Boemia meridionale. Periodo consigliato per il viaggio: maggio-giugno, oppure settembre-ottobre. Informazioni su www.czechtourism.com.

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