Oltre ottant'anni fa, il 25 aprile 1927, il Consiglio Comunale di Bogliasco deliberava di sistemare dignitosamente la piazzetta sulla scogliera, in località Pontetto, che è diventata un posto di ritrovo e di visite continue anche da parte di forestieri, tanto che nella stagione estiva quanto invernale, e da cui si abbraccia lo splendido panorama della Riviera. E qualche anno dopo, nel 1930, il Podestà Carlo Massone, provvedeva a far sistemare nel tipico ciottolato con passiera di mattoni la stradina che scende verso la scogliera. Da sempre in questo meraviglioso angolo di Bogliasco, si gode verso ponente di un unico panorama del paese, mentre a levante veglia il monte di Portofino, come un orso col muso sulle zampe, nel modo in cui lo definiva la scrittrice russa Anastasija Cvetaeva. La scogliera ha anche conosciuto i tristi momenti della guerra: fra gli scogli resistono ancora piccoli ruderi delle postazioni per mitragliatrici, e nel muro di pietra resta un'edicola dedicata alla Madonna, recentemente restaurata.
Adesso, lo stesso Sindaco Pastorino, ha concesso parte di questa terrazza a un privato, per installarvi un piccolo bar. Non un chiosco per le bibite, come d'altra parte c'era qualche decennio fa, gestito dal leggendario «Maneggia», dove trovare una semplice aranciata fresca o una bottiglia di minerale, ma un vero e proprio bar, con gli aperitivi, il caffè, gli alcolici, i tavolini che occuperanno gran parte della terrazza. Con conseguente necessità e obbligatorietà di bagno con relativi allacci e scarichi, con conseguente musica, con conseguente insegna pubblicitaria, con conseguente scomparsa di quanto di romantico e di tranquillo poteva offrire quest'angolo di Bogliasco. La concessione sarebbe già firmata per sei anni, rinnovabili alla scadenza, ma la popolazione di Bogliasco pare non ci stia. In Comune sono già arrivate oltre 600 firme: firme di cittadini, ma anche firme di quei genovesi per i quali la scogliera di Pontetto era un punto fermo nella loro estate balneare.
Non è il solito comitato del «no a tutto»: la signora Nicoletta Peana, genovese residente a Bogliasco, vuole precisarlo. E non è neppure un no politico, perché la protesta tra gli elettori di Bogliasco firmatari della petizione è assolutamente trasversale.
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