Quando si parla di inquinamento atmosferico e di effetto serra, il primo pensiero di tutti va al ruolo delle auto e più in generale dei mezzi di trasporto, che in realtà contribuiscono al consumo globale di energia solo per il 28 per cento. L'industria incide per il 32 per cento e il restante 40 è appannaggio degli edifici. Proprio su quest'ultima e più importante, ma spesso trascurata componente, si concentreranno nei prossimi anni gli sforzi di Bosch, il colosso tedesco della componentistica e dei servizi, per mettere a punto soluzioni mirate alla massima efficienza e alla riduzione degli sprechi. Della green economy, il colosso tedesco della componentistica e dei servizi ha fatto ormai da tempo uno dei pilastri della propria strategia di crescita, tanto che è arrivato a destinare oltre il 40% degli investimenti in ricerca e sviluppo (su un totale di 4,8 miliardi di euro nel 2012) alla realizzazione di prodotti eco-sostenibili. Non tutte le previsioni di un rapido e profittevole passaggio a fonti alternative di energia rispetto a quelle convenzionali si sono avverate. Il crollo dei prezzi dei pannelli fotovoltaici, per esempio, ha causato al gruppo Bosch perdite, costringendolo a uscire da un settore in cui era entrato appena cinque anni fa. Ma in altri campi la scelta di investire in tecnologie per l'ambiente si è rivelata e continua ad essere premiante. Primo tra tutti il settore dell'auto, sempre trainante per il gruppo tedesco nonostante la crisi in Europa, tanto che lo scorso anno ha contribuito per il 59% al fatturato di 52,5 miliardi di euro. Qui gli ingegneri di Bosch lavorano su più fronti. All'ulteriore affinamento dei sistemi di iniezione dei motori a benzina e Diesel (con l'obiettivo di tagliare i consumi di un altro 20%) e dell'alimentazione a metano (prevista in sensibile crescita). A un miglioramento della tecnologia delle auto elettriche (principale obiettivo, il raddoppio del potere energetico delle batterie entro il 2020) tale da renderle convenienti oltreché ecologiche. E a tutte le soluzioni che, sfruttando l'interconnessione tra veicoli, infrastrutture, oggetti e reti (Internet, smartphones, servizi di assistenza, etc) permetteranno alle auto di viaggiare con il minor dispendio di tempo ed energia. Un esempio di combinazione tra tecnologia di rete e comportamento di guida è la prossima evoluzione del sistema Start/Stop, che includendo funzioni di navigazione intelligente diventerà una sorta di assistente del conducente, permettendo un notevole risparmio di carburante (fino al 15%) soprattutto in autostrada. Con questi progressi, l'efficienza energetica delle auto risulterà in media decisamente superiore a quella degli edifici, per i quali Bosch punta sull'intelligente combinazione fra la generazione e il consumo di energia e il riscaldamento o raffreddamento. «Negli immobili commerciali in particolare- sottolinea Stefan Hartung, membro del board di Bosch - l'interconnessione tra i sistemi e il controllo dell'energia e del calore possono far risparmiare fino al 20% di energia, con conseguente riduzione dei costi».
Ai proprietari di questi edifici e anche di quelli residenziali, Bosch non solo propone soluzioni come le caldaie a condensazione abilitate alla connessione con il web e moderni impianti di cogenerazione, ma anche la gestione di sistemi termici e servizi per l'impiego ottimale dell'energia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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