Bossi spara a zero: "Monti rischia la vita Il Nord lo farà fuori"

Il Senatùr a Piacenza: "Lui e il Cav? Uno gratta, l’altro tiene il palo". E su Riina jr a Padova: "Qui qualcuno impiccherà i boss in piazza"

Umberto Bossi come sempre scatenato, ieri sera a Piacenza per un comizio: «Monti rischia la vita, perché il nord lo farà fuori». Una miccia che accenderà di sicuro le polemiche. Il leader della Lega ha replicato così a chi gli chiedeva se il premier proseguirà anche dopo il 2013, magari sostenuto da Berlusconi. Concludendo con una battuta al veleno: «Monti e Berlusconi? Uno gratta e l’altro tiene il palo». «Adesso - ha aggiunto Bossi - il Nord sta riempiendosi di mafiosi in soggiorno obbligato, prima o dopo qualcuno si decide a impiccarli in pubblica piazza», ha detto riferendosi alla decisione della magistratura di consentire il trasferimento di Salvatore Riina jr a Padova, in libertà vigilata.

Quindi le questioni interne: la campagna elettorale «deve vedere la Lega tutta unita, non le storie, le beghe. Quel che è avvenuto nella Lega ci ha permesso di liberarci di un po’ di gente che era là solo ad elemosinare il posto», ha tuonato il Senatùr. «Da domani devono essere fuori i gazebo per vincere», ha chiesto presentando il candidato sindaco leghista di Piacenza, Massimo Polledri. Per la Lega il momento è delicato: il congresso della Lega lombarda si terrà il 1°, il 2 e il 3 giugno a Milano. Lo ha deciso il consiglio nazionale, riunito ieri in via Bellerio a Milano. Dal 2002, la poltrona di segretario lombardo è occupata da Giancarlo Giorgetti. La stagione dei congressi del Carroccio, decisa con una delibera del consiglio federale il 22 gennaio, inizierà il prossimo fine settimana con l’assise piemontese (a Torino, sabato e domenica, giorno in cui è atteso lo stesso Bossi), e dovrebbe concludersi entro giugno. Ancora nessuna decisione, invece, per l’altra grande «grana padana»: il consiglio nazionale della Liga veneta, dilaniata dalle tensioni tra il segretario, Gianpaolo Gobbo, e il sindaco di Verona, Flavio Tosi, non ha fissato ancora una data per il congresso.

Durante la riunione del consiglio nazionale della Lega lombarda, cui non ha partecipato Giorgetti, è stato anche esaminato il caso di Daniele Molgora, il presidente della Provincia di Brescia che ha presentato ricorso contro il taglio dei vitalizi parlamentari. Il deputato Gianni Fava ha chiesto che Molgora sia espulso dal movimento, se non ritirerà il ricorso entro la prossima riunione.

Richiesta approvata all’unanimità. Non si sarebbe invece toccato il caso social network. Diversi dirigenti del Carroccio sono molto attivi su Facebook e capita sovente che le lacerazioni tra le anime del partito si riversino, amplificate, sul web.

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