Roma - E' un Bossi a tutto campo quello che parla con i cronisti a Montecitorio. Gli chiedono se l'alleanza tra la maggioranza e i finiani durerà. E lui risponde con un laconico "speriamo", chiarendo che, in vista delle prossime elezioni amministrative (Fli non ha escluso l'intenzione di voler correre con le "mani libere", cioè senza vincoli d'alleanza), "quando arriverà il momento ne parleremo. Bisogna aspettare fino ad allora". Politico da sempre attento alle dichiarazioni, specie quelle a effetto, il leader del Carroccio mai come in questa occasione è cauto e non si sbilancia. Vuoi che si parli di giustizia e processo breve o che si vada a toccare - come fanno i cronisti che lo incalzano - il delicato argomento del rapporto tra Pdl-Lega e Futuro e libertà.
Tremonti? Come Bismarck "I soldi per l’università si troveranno, i soldi ci sono. Massima fiducia in Tremonti, è come Otto von Bismarck, un cancelliere di ferro". Bossi ha pranzato con Tremonti dopo il Consiglio dei ministri che ha dato il via libera alla legge di stabilità. A chi gli fa notare che il ministro dell'Economia è sotto attacco da parte degli altri ministri, il leader della Lega, risponde così: "Io lo difendo come sempre. Chi tiene stretta la borsa, tiene stretto il potere", aggiunge poi Bossi riferendosi più in generale al ruolo di Tremonti nell'esecutivo. Il Senatur assicura inoltre che "il governo tiene".
Giustizia e processo breve E sulla giustizia "quando verrà il momento opportuno ci giocheremo le nostre carte" dice il Senatùr, commentando il "no" dei finiani ai colpi di spugna, in particolare sul processo breve.
Il Piemonte e la Bresso "Cota ha vinto le elezioni e governerà per cinque anni" ma se al termine del riconteggio delle schede elettorali "la Bresso dovesse risultare avvantaggiata allora sì, si metterebbe male", ammette Bossi sconsolato a proposito del ricorso sulle elezioni regionali in Piemonte vinte dal candidatodel Carroccio.
Privatizzazione Rai C'è anche un passaggio su viale Mazzini e la privatizzazione della Rai. Ma su questo tema Bossi non si sbilancia: "Quando verrà il momento ne parleremo".
Italiafutura: da Bossi grugniti e pernacchie "Il ministro Bossi, nei corridoi del parlamento della Repubblica Italiana, si è prodotto, tra l’acclamazione generale, in una ennesima roboante performance sonora". Si legge sul sito di Italiafutura, associazione che fa riferimento a Luca di Montezemolo a proposito del modo in cui ieri Bossi ha risposto ai cronisti che gli chiedevano un parere sull’ipotesi dell’ex-presidente di Confindustria come candidato premier. "L’ufficio di statistica padano, che tiene la contabilità ufficiale delle espressioni corporee del leader, registra nell’ultimo mese: 20 pernacchie, 15 gesti dell’ombrello, 80 mosse del dito medio alzato, 90 grugniti di dileggio", si prosegue sul sito.
"Rispondendo ai centristi che hanno invocato 215 volte serietà (Cesa) e 388 volte contegno (Casini) nello stesso periodo, il ministro Calderoli -si aggiunge- ha annunciato che quella di Bossi è una sofisticata azione di boicottaggio della lingua italiana. Non sfidateci - ha dichiarato stentoreo il ministro - potremmo passare a forme di protesta ancora più rumorose e spiacevoli".
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