INGHILTERRA. Torres chiama e Macheda risponde. La 32esima giornata di Premier League scivola via sulla falsa riga del turno precedente. Già, perché in vetta al campionato inglese tutto procede secondo copione: il Liverpool prova a insidiare la leadership del Manchester United, i Red Devils resistono e mantengono un punto di vantaggio (con una partita da recuperare) e il Chelsea terzo in classifica rimane agganciato al duo di testa. Protagonisti ancora gli attaccanti. Apre le danze Fernando Torres, autore di una doppietta nel 4-0 rifilato dal Liverpool al Blackburn. Il centravanti spagnolo, già in gol nell'andata dei quarti di Champions League, si inventa un gol sensazionale: una via di mezzo tra la rete di Van Basten nella finale degli Europei '88 e quella di Shevchenko in un Milan-Juve di qualche hanno fa. Un destro in diagonale di rara potenza e precisione che dà il la alla goleada dei Reds (in rete anche il difensore danese Agger, seguito dal Milan, e il giovane attaccante francese N'Gog). Più sofferta invece la vittoria dello United, che ringrazia ancora il 17enne romano Federico Macheda. Gli uomini di Sir Alex Ferguson passano a Sunderland grazie a un colpo di testa di Scholes, subiscono il pareggio di Jones su papera del portiere Foster e infine agguantano i tre punti con il giovane Macheda. Appena entrato in campo, l'ex gioiellino del vivaio laziale devia un tiro di Carrick e spiazza il portiere avversario. Per lui secondo gol in una settimana e quattro punti portati al Manchester. Un bottino fondamentale, che gli è valso subito un ritocco dell'ingaggio con relativo prolungamento e adeguamento del contratto. Bene anche il Chelsea, decisamente in forma in queste settimane. Dopo aver strapazzato il Liverpool in Champions, a Stamford Bridge tocca al Bolton: Ballack, Lampard e un doppio Drogba fanno 4-0; poi i Blues vanno in letargo e in otto minuti gli ospiti si portano sul 4-3. Tanta paura ma vittoria che va ai ragazzi di Hiddink, che restano a 4 punti dalla vetta. Sempre più nelle mani dell'Arsenal il quarto posto, con relativa qualificazione ai preliminari di Champions. I Gunners vanno sotto in casa del Wigan (in gol l'ex romanista Mido), ma nella mezz'ora finale rimontano e dilagano con Walcott, l'ex interista Silvestre, Song Billong e Arshavin per il 4-1 definitivo. Sempre più in crisi l'Aston Villa, che per molti mesi ha sognato l'Europa che conta. A Birmingham è solo 3-3 contro l'Everton. Al Tottenham il sentitissimo derby di Londra con il West Ham (decide Pavlyuchenko), mentre impresa del Fulham che regola 3-1 in trasferta il Manchester City. In coda ormai disperata la situazione del West Bromwich Albion, mentre il Middlesbrough vince 3-1 contro l'Hull City e agguanta il Newcastle (solo 1-1 con lo Stoke per i Magpies guidati da Shearer).
SPAGNA. Basta un Barcellona svogliato, pigro e fortunato per regolare 2-0 il Recreativo Huelva e mantenere i 6 punti di vantaggio sul Real Madrid. Dopo 46'' al Camp Nou blaugrana già in vantaggio, con un tocco di Iniesta ad approfittare dello slalom e dell'assist di Henry. Poi un'autorete di Morris e un rigore calciato in maniera disastrosa da Messi sul Riesgo chiudono la partita. Stesso risultato anche per il Real Madrid, che si affida alle ali per provare a volare ancora in vetta. Un incontenibile Higuain serve l'assist a Raul per l'1-0 contro il Valladolid, mentre il raddoppio è tutta opera della velocità in contropiede di Robben. Alle spalle delle due, il vuoto. Il Siviglia terzo in classifica cade in casa contro il Getafe, mentre il Villarreal affonda al Madrigal sotto i colpi del Malaga. Il Sottomarino Giallo perde così la quarta posizione, scavalcato da un Valencia redivivo a Gijon grazie ai suoi gioielli: il 3-2 sullo Sporting lo firmano Silva, Villa e Mata. Bene anche l'Atletico Madrid, che con Aguero (14° gol in Liga) e Simao vince al Riazor di La Coruna. Sempre più in basso invece l'Athletic Bilbao, che dopo un buon periodo vede rimaterializzarsi lo spettro della prima retrocessione della sua storia. Al Reyno de Navarra, i rojiblancos perdono il derby con l'Osasuna per 2-1 (espulso Aitor Ocio) e ora hanno soli 4 punti di margine sul Recreativo terzultimo.
GERMANIA. Continua in Bundesliga l'ottimo momento del Wolfsburg, che dopo il 5-1 rifilato al Bayern Monaco la settimana scorsa, passa anche a Moenchengladbach per 2-1. In gol ancora il bosniaco Dzeko. Con i suoi 16 gol e con i 20 segnati finora dal brasiliano Grafite, la squadra della Volskwagen ha il miglior attacco della Bundesliga. Risorge invece il Bayern, che si conferma squadra incapace di mezze misure. Giusto per fare due conti, i bavaresi di Klinsmann sono passati dai12 gol rifilati allo Sporting Lisbona nei due incontri degli ottavi di Champions ai 5 incassati dal Wolfsburg e ai 4 schiaffi di Barcellona. Ora, il poker lo servono all'Eintracht, con un 4-0 secco in cui va ancora in gol Luca Toni. Unico neo, dopo la partita che comunque consente al Bayern di agguantare l'Amburgo al secondo posto in classifica a 3 punti dal Wolfburg, la dichiarazione di Van Bommel secondo cui Franck Ribery vorrebbe lasciare la Germania per il Barça. Così, mentre Gomez allo scadere firma la rete che permette allo Stoccarda di battere l'Amburgo, crollano l'Hertha Berlino (2-0 ad Hannover, espulso Voronin) e la matricola-sorpresa Hoffenheim, a lungo in testa al campionato e in questa giornata strapazzata in casa per 3-0 dal Bochum (tripletta dello slovacco Sestak).
RESTO D'EUROPA. In Francia settimana di rivoluzione. Il settennato di potere assoluto del Lione sta infatti cedendo il passo e Juninho Pernambucano e compagni vengono scavalcati dallo straripante Olympique Marsiglia. Il Lione non va oltre il 2-2 in casa contro il Monaco (Cris e Piquionne), mentre i marsigliesi asfaltano per 4-1 il Grenoble (doppio Taiwo, Brandao e Hilton, tutti a segno nella ripresa). Ora la classifica di Ligue1 recita Marsiglia 61 punti, Lione 60 e Bordeaux (vittorioso per 2-0 in casa dell'Auxerre) 59. In Scozia turno favorevole ai Rangers, che recuperano due punti al Celtic e ora inseguono a una sola lunghezza. I biancoverdi con Vennegoor of Hesselink si portano avanti ad Edimburgo, ma subiscono il pareggio degli Hearts. I Rangers invece - dopo le malefatte del capitano Barry Ferguson in nazionale (ubriaco il giorno prima della partita e per questo cacciato dal ct e privato della fascia di capitano anche dal suo club) - vincono per 3-1 sul Motherwell grazie alla doppietta del solito Boyd. In Portogallo prosegue invece l'ottimo momento del Porto, che dopo l'impresa di Champions all'Old Trafford fa in pieno il suo dovere in Liga Sagres, facendone tre all'Estrela Amadora (doppietta dell'ex palermitano Farias e gol di Bruno Alves che si fa perdonare l'errore che era costato il pareggio di Rooney contro il Manchester). Tiene il passo lo Sporting Lisbona (3-1 al Naval), mentre dice addio ai sogni di titolo il Benfica, che perde in casa al Da Luz per mano dell'Academica di Coimbra). Per concludere, in Olanda giornata tanto ricca di gol quanto povera di sorprese. Il gol di Dembele permette all'AZ Alkmaar di battere il NAC Breda mantenendo 11 punti di vantaggio sul Twente (che vince 4-2 sul Roda).
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