Botti e proiettili vaganti: decine di feriti nel Lazio

Un giovane di Civitavecchia ha perso tre dita per l’esplosione di un petardo

Giacomo Legame

Ventinove feriti a Roma, sette nel Frusinate, venti a Latina, uno a Civitavecchia e due proiettili vaganti sparati da chissà chi per festeggiare l’anno nuovo e finiti per conficcarsi nelle cucine di altrettante famiglie a Fedene e sulla Casilina. Questo il bilancio dei «botti» di fine anno. È ancora ricoverato in prognosi riservata, anche se giudicato dai medici fuori pericolo di vita, M.F., 57enne finito all’ospedale Sant’Eugenio dell’Eur dopo che a una manciata di secondi dalla mezzanotte un grosso petardo che stava accendendo gli è esploso sul volto provocandogli lesioni alla parte destra del viso, in particolare allo zigomo, all’orbita e alla mascella. Oltre a M.F., altri nove romani si sono feriti con gli ordigni considerati più pericolosi, quelli classificati come «IV» e «V categoria», tutti medicati nei vari ospedali della capitale con prognosi inferiori ai 40 giorni. Infine, diciannove persone si sono ferite con botti «meno pericolosi» e solo due di loro hanno riportato prognosi superiori ai 40 giorni.
Ha perso tre dita della mano sinistra e subito ustioni al viso, invece, Cristian Tirabassi, un giovane di Civitavecchia di appena 19 anni a cui è esploso improvvisamente un grosso petardo che teneva in mano. Il ragazzo dapprima portato al pronto soccorso locale è stato subito trasferito d’urgenza al policlinico Gemelli di Roma dove i medici hanno tentato di tutto per ricostruirgli l’arto. Il grave incidente è avvenuto intorno alle 3 della scorsa notte, mentre il giovane festeggiava in casa l’arrivo del 2006 in compagnia dei genitori e di alcuni amici.
Due i feriti ad Alatri, due ad Anagni, due a Frosinone e uno a Cassino. Tutti sono stati medicati e dimessi per ferite alle mani o al volto, a eccezione di un giovane immigrato, che è ancora ricoverato nell’ospedale di Alatri. È un romeno il ferito per i botti di Capodanno ad Alatri che è stato anche arrestato per non aver rispettato il decreto di espulsione. Il giovane, Florin Dasclauvasile di 20 anni, l’altra notte ha racolto un petardo che, però, gli è scoppiato nella mano destra spappolandogliela letteralmente. Nella mattinata di ieri lo straniero è stato trasferito al CTO della Garbatella, per la ricostruzione della mano. La prognosi è di 30 giorni. Il giovane è piantonato per non aver rispettato un decreto di espulsione emesso dalla Questura di Frosinone il 23 dicembre scorso.
Di venti feriti il bilancio dell’utilizzo improprio di botti pericolosi in provincia di Latina. La prognosi massima è di 40 giorni. Nella notte appena trascorsa è divampato anche un incendio ad Aprilia, dove è andata semidistrutta una villetta alla periferia della città. Si pensava inizialmente che dipendesse dall’uso di fuochi d’artificio. In realtà si è trattato di un corto circuito. Diversi gli incendi anche in città per cui sono dovuti accorrere i vigili del fuoco: in via Pietro Bembo, in via di Torre Maura, in via Cherso e in via Dini. Più inquietanti i due episodi della Serpentara, a Fidene, e del Casilino.

In entrambi i casi dopo la mezzanotte nelle cucine di due famiglie si sono conficcate le ogice di altrettanti proiettili. Ferita una donna di 75 anni, colpita al volto da una scheggia del vetro della finestra infranto dal colpo. Miracolosamente illesi gli occupanti della seconda abitazione. Due casi su cui, comunque, indaga la polizia.

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