Caccia ai teppisti che hanno strappato i registri di classe

Michele Perla

Molto probabilmente temevano gli scrutini che si dovranno tenere nei prossimi giorni; così hanno pensato di ovviare allo scarso profitto, distruggendo i registri scolastici con i voti. Un’azione organizzata che ha visto protagonisti del raid, quasi sicuramente, alcuni studenti dell’istituto onnicomprensivo di Turbigo, dove insieme alle scuole elementari, sono ospitate anche le medie.
È successo nelle notti scorse, quando un gruppetto di vandali ha preso di mira l’edificio di via Trieste.
I teppisti sono riusciti ad entrarvi dopo aver forzato una finestra. E una volta dentro hanno raggiunto gli uffici sfondando una porta. Hanno rovistato mettendo tutto a soqquadro, sino a quando hanno trovato quello che cercavano: i registri di classe. Ne hanno presi alcuni e li hanno strappati, disseminando quel che restava nell’aula dei professori. Un’azione studiata, considerato il fatto che per depistare le indagini non si sono limitati a distruggere soltanto un registro. La scoperta del raid è avvenuta il giorno dopo, quando i commessi si sono trovati di fronte all’incursione notturna, che per fortuna non ha prodotto danni tali da rendere inagibile la scuola.
L’accaduto ha lasciato sconcertati docenti e responsabile scolastico; tutti sperano però che gli autori non siano allievi della scuola, bensì comuni teppisti. È quanto dovranno ora accertare i carabinieri ai quali è stato denunciato il raid notturno.

«I docenti sono sempre disponili ad aiutare gli alunni in difficoltà – ha commentato il preside -; se ci sono problemi il modo migliore per risolverli è esternarli. In ogni caso chi sa o ha visto qualcosa si faccia avanti: la nostra porta è sempre aperta».

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