Inchiesta Curve, sentito Simone Inzaghi per i contatti con il capo ultrà Ferdico

È durata circa un'ora l'audizione del tecnico nerazzurro, come persona informata dei fatti. Nel mirino le conversazioni con i capi ultras della Curva Nord

Inchiesta Curve, sentito Simone Inzaghi per i contatti con il capo ultrà Ferdico
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Simone Inzaghi è stato sentito nella mattinata di mercoledì 9 ottobre, in qualità di persona informata dai fatti, dagli investigatori della Squadra Mobile di Milano nel corso dell’inchiesta Doppia Curva della Direzione distrettuale antimafia.

Il nome del tecnico dell'Inter (che non è indagato) era finito nelle carte dell’inchiesta che ha portato all’azzeramento dei vertici delle due curve. Nei prossimi giorni è prevista la convocazione anche del vicepresidente ed ex calciatore Javier Zanetti. Verranno calendarizzate prossimamente invece le audizioni, sempre nelle vesti di testimoni, del capitano del Milan, Davide Calabria, e il centrocampista nerazzurro Hakan Calhanoglu, impegnati nella finestra dedicata alle nazionali.

Il colloquio con gli investigatori non è avvenuto in questura, come era previsto, ma in un ufficio periferico della polizia proprio per evitare i giornalisti, che fino dalla prima mattina hanno presidiato via Fatebenefratelli. Un incontro durato meno di un'ora nel quale Inzaghi ha dovuto chiarire i dettagli del rapporto con i tifosi arrestati. Il tecnico piacentino è stato accompagnato dal Security Manager Gianluca Cameruccio e dall’avvocato Angelo Capellini. Ora gli atti saranno trasmessi in Procura. La giornata di Inzaghi prosegue ad Appiano Gentile per la ripresa degli allenamenti con i giocatori rimasti durante la sosta delle nazionali.

Secondo quanto si apprende, Inzaghi ha risposto a tutte le domande che gli sono state rivolte."Lunga, serena ed esauriente" la deposizione come persona informata dei fatti dell'allenatore dell'Inter, fanno sapere fonti inquirenti. Nello specifico il tecnico ha assicurato di non aver subito minacce dagli ultras dell'Inter parlando di "richiesta" di biglietti, in occasione della finale della Champions League, da parte della Curva Nord. Sul maggior numero per Istanbul "rappresentai alla società la richiesta di Ferdico, ma non ricordo a chi. Ho detto che c'era bisogno di qualche biglietto in più". Queste le dichiarazioni messe a verbale dalle personale della Squadra mobile.

A Marco Ferdico, il capo ultrà della Curva Nord arrestato il 30 settembre per associazione per delinquere con l'aggravante dell'agevolazione mafiosa, Inzaghi avrebbe poi inviato un messaggio dicendo: "Ho fatto quello che dovevo fare". Poi avrebbe inoltre dichiarato di essere all'oscuro delle pressioni che il tifo organizzato faceva sul club per i biglietti e che il suo coinvolgimento era motivato soltanto dal "desiderio che ci fossero i tifosi allo stadio così che potessero incitare la squadra". Dell'altro capo ultrà Andrea Beretta, anche lui arrestato nella stessa inchiesta, ha detto di sapere chi fosse ma non di avere mai avuto rapporti con lui. "Ho saputo chi è solo dopo aver letto gli articoli dei giornali sulla sua vicenda", ha spiegato invece in riferimento ad Antonio Bellocco, l'erede del clan di Rosarno ucciso il 4 settembre da Beretta.

Agli atti dell’inchiesta c’è una telefonata avvenuta fra Inzaghi e Ferdico. Quest’ultimo si era rivolto al tecnico per avere un maggior numero di biglietti a disposizione degli ultras per la finale di Champions League. Nella telefonata l’allenatore assicura il suo intervento presso la società per esaudire la richiesta dei tifosi, preoccupato del fatto che potesse non esserci il sostegno della curva alla finale di Istanbul.

Nella misura cautelare viene spiegato che Ferdico "ha esplicitamente chiesto a Inzaghi di intervenire con la società, o meglio direttamente con Marotta, al fine di ottenere ulteriori 200 biglietti" con queste parole:"Te la faccio breve Mister... ci hanno dato 1.000 biglietti... noi ci siamo fatti due conti...ne abbiamo bisogno 200 in più per esser tranquilli... ma non per fare bagarinaggio mister... arriviamo a 1200 biglietti? Questa è la mia richiesta".

Così, si legge sempre nell'ordinanza, avrebbe ottenuto "la promessa di Inzaghi di intercedere con i vertici societari". "Parlo con Ferri con Zanetti con Marotta...- le parole dell'allenatore - parlo con quelli... poi ti faccio sapere qualcosa... gli dico...

che ho parlato con te e che tanto avevi già parlato con Ferri e Zanetti... Marco io mi... mi attivo e ti dico cosa mi dicono... chiaramente io". E Ferdico precisa che "è il direttore Marotta... bisogna parlare con lui perché ha l'ultima parola, tutto qua".

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