
Si sono finalmente concluse con esito positivo le indagini da parte della Procura della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), da giorni alla ricerca dell'audio della bestemmia proferita in campo da Lautaro Martinez al termine del match tra Juventus e Inter andato in scena la scorsa domenica 16 febbraio.
A questo punto il pubblico ministero Giuseppe Chinè ha in mano tutte le prove che gli servivano per punire l'attaccante nerazzurro sulla base di quanto stabilito all'art.37 del Codice di Giustizia Sportiva: "In caso di utilizzo di espressione blasfema, in occasione o durante la gara, è inflitta […] ai calciatori e ai tecnici, la sanzione minima della squalifica di una giornata. Agli altri soggetti ammessi, ai sensi della normativa federale, nel recinto di gioco, la sanzione della inibizione". Fino a ieri, infatti, l'unico elemento in possesso della Procura della FIGC era un labiale, ritenuto insufficiente per poter procedere nei confronti del capitano dell'Inter.
A rendere più incresciosa la vicenda è la negazione di responsabilità da parte dello stesso Lautaro, che si era addirittura adirato per essere stato, a suo parere, accusato ingiustamente di aver bestemmiato in campo in occasione del "Derby d'Italia" perso dalla sua Inter. "Non ho mai bestemmiato e quanto successo mi ha dato molto fastidio, perché cerco di imparare e trasmettere rispetto anche ai miei figli. Chi mi conosce sa che persona e che padre sono. Mi sento tranquillissimo. Sono infastidito ma devo lasciarmi tutto dietro", aveva infatti dichiarato l'argentino dopo la conclusione della partita vinta col Genoa.
E ora che cosa potrebbe accadere all'attaccante nerazzurro? Di certo c'è solo che non salterà lo scontro al vertice col Napoli, a causa delle solite lungaggini burocratiche, e che nel caso in cui decida di patteggiare, cosa molto probabile, non verrà squalificato. Con l'audio in mano, ottenuto grazie alla collaborazione di Dazn nelle indagini, Chinè può procedere contro Lautaro, che avrà sette giorni di tempo per decidere cosa fare.
Il centravanti argentino ha due opzioni, ovvero può decidere di patteggiare, e quindi dimezzare la sanzione, oppure contestare l'accusa e andare a giudizio dinanzi al Tribunale federale nazionale.
La pena prevista è una giornata di squalifica, per cui segliendo la via del patteggiamento Lautaro se la caverebbe con una semplice multa senza saltare neppure un match, ed è quini probabile che si opterà per questa soluzione, con buona pace delle dichiarazioni di innocenza post Inter-Genoa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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