Quando il telefono ha trillato per l’ennesima volta, nella convulsa serata di ieri, Maurizio Scanavino ha realizzato sul serio che il suo curriculum si sarebbe arricchito di un altro prestigioso tassello. Dopo le dimissioni in blocco del Cda della Juventus il primo nome estratto dallo smisurato cilindro di casa Elkann è stato il suo. Quando ha riagganciato era già il nuovo direttore generale del club bianconero. Non ci arriva nel momento più placido. Anzi, dovrà solcare flutti tumultuosi. Ma pare avere le spalle abbastanza ampie per remare in sicurezza sopra la crivellata imbarcazione color zebra.
Classe 1973, attuale amministratore delegato e direttore generale di GEDI gruppo editoriale, è stato chiamato – testualmente – per “rafforzare il management della società”. Decisivo il legame di fiducia con John Elkann, che lo considera da tempo un imprescindibile braccio destro.
Laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni al Politecnico di Torino, Scanavino ha basculato professionalmente fino a qui – sempre con parecchio successo – tra i segmenti dell’automotive, dell’editoria e della consulenza. Nella sua carta d’identità sono scolpite esperienze di lignaggio internazionale e peso specifico debordante.
Entra nel Gruppo Fiat nel 2004, contribuendo a rimettere in carreggiata il brand pilotato da Sergio Marchionne: gli affidano la direzione del Brand Promotion, oltre a pressanti responsabilità in tema di marketing e comunicazione per i marchi i marchi Fiat, Alfa Romeo e Lancia. Non esattamente una passeggiata nel parco.
Le sue abilità vengono scrutate, soppesate e riciclate per ossigenare altri forzieri di famiglia. Il balzo sulla carovana dell’editoria potrebbe apparire pretenzioso, ma il suo retroterra culturale gli consente di adattarsi in fretta. Inizia così a disimpegnarsi con successo nell’area digitale e marketing de La Stampa, diviene direttore generale della concessionaria di pubblicità Publikompass, amministratore delegato del Secolo XIX e direttore generale di ITEDI, frutto della fusione tra il Secolo XIX e La Stampa. Si deve a lui anche la direzione assunta nel processo di integrazione di ITEDI con il Gruppo Espresso che ha portato formazione del gruppo GEDI.
Adesso Elkann gli
chiede di fare un’altra rampa di scale. Dal pianerottolo superiore filtrano ovattate le lamentele di una signora attempata, scalfita da qualche inciampo di troppo. Quel braccio destro stavolta dovrà usarlo per rialzarla.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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