Poco importa che si giochi in Italia e in Europa: la musica è sempre la solita. Il Napoli domina gli avversari e si prende un`altra vittoria in Champions che mette le basi per una qualificazione storica ai quarti della competizione. L`unica differenza, Liverpool a parte, degli spettacoli messi in scena sul palcoscenico continentale è che manca la goleada. Ma è solo un caso: al netto dei gol di bomber Osimhen e di capitan Di Lorenzo, nati da azioni splendide con il cross di Lozano e il tacco di Kvaratshkelia, c`è il rigore sbagliato dal georgiano e un`altra rete annullata (giustamente) per fuorigioco al nigeriano.
La notte di Francoforte arrivava dopo una vigilia vissuta tra assalti in un locale del centro (nove ultrà dell`Eintracht fermati) e vergognose scritte offensive di stampo razzista verso i quasi tremila tifosi napoletani. E se il tecnico di casa Glasner sottolineava di averla preparata bene («li studio dalla sosta per i Mondiali», così il giorno prima della gara), Spalletti se l`è presa alla sua maniera: strappi improvvisi contro l`atteggiamento guardingo dei tedeschi e possesso palla a soffocare le presunte iniziative dell`Eintracht. Oltre che il solito gol di Osimhen, a segno da otto gare di fila. Nel 2023 il nigeriano ha sempre fatto centro, tranne che nella notte amara di Coppa Italia con la Cremonese (ma giocò solo 18 minuti) e a San Siro il 4 gennaio scorso contro l`Inter, l`unica volta che il Napoli restò a secco.
Osimhen torna così in Germania e si prende la sua rivincita. La sua carriera da professionista iniziò al Wolfsburg che dopo averlo scoperto in Lagos al Mondiale under 17 con la sua nazionale, lo scaricò dopo una stagione e mezza ritenendolo un bidone senza futuro nel calcio. Non tenendo conto degli infortuni e persino della malaria che lo colpì. La rete all`Eintracht farà invece scucire al patron del Napoli De laurentiis 130mila euro supplementari, ovvero il bonus legato al traguardo dei 20 gol stagionali tagliato proprio ieri.
Complice anche il rosso dopo un`ora a Kolo Muani, l`uomo più pericoloso dei tedeschi (brutta entrata su Anguissa), Spalletti mette un`altra bandierina sul risiko della sua stagione da dieci che gli sta regalando gioie impreviste. Non da lui, ma da chi giudicava la diaspora di molti big da Napoli un indebolimento della rosa. Che ha invece trovato i sostituti ideali. Il tecnico, che il 24 marzo nella splendida cornice del Maschio Angioino riceverà il premio Bearzot, ora ha anche un`arma in più - l`Osimhen che in Champions nei gironi era stato limitato da un infortunio a 168 minuti giocati e un gol con l`Ajax al Maradona - per tentare la scalata pure in Europa. Intanto fra tre settimane in casa taglierà - salvo clamorosi scivoloni - i quarti, poi si vedrà.
E anche per lui sarà una rivincita dell`eliminazione dagli ottavi di Europa League patita quando guidava l`Inter. Intanto si gode la sua creatura spettacolare: 22 gol in 7 gare continentali, nessuna come lei. Che alla fine riceve anche gli applausi del suo presidente De Laurentiis.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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