Camilleri Così il rumore è diventato «trafficu»

Camilleri Così il rumore è diventato «trafficu»

Uno strano connubio che unisce Shakespeare e Camilleri va in scena da questa sera al Globe Theatre. È Tropp trafficu ppe nenti, una produzione del teatro stabile di Catania con la regia di Giuseppe Di Pasquale che insieme allo scrittore siciliano si è divertito a mettere in scena questa commedia che come sfondo propone una Messina esotica, viva, punto di incontro per culture e mescolanze linguistiche e allo stesso tempo crocevia di macchinazioni che trasformano una festa nuziale in una giostra degli intrighi, utilizzando quel dialetto carico di umori e ambiguità che chiarisce le trame di una vicenda originariamente semplice, ma dai risvolti complicatissimi.
Autore della commedia adattata alla scena dalla coppia Camilleri - Di Pasquale sarebbe un certo Michelangelo Florio Crollalanza (quest’ultimo era il cognome della mamma) che, per sfuggire alle persecuzioni religiose, avrebbe vissuto tra Messina, Venezia, Verona, Stratford e Londra, scrivendo diverse tragedie e commedie, alcune delle quali sembrano essere l’archetipo di altre ben note opere attribuite a Shakespeare, come appunto Troppu trafficu ppi nnenti, scritta in messinese, che potrebbe essere l’originale di Troppo rumore per nulla di Shakespeare, apparsa cinquant’anni dopo.
La leggenda di Florio-Crollalanza si spinge oltre e racconta che a Stratford l’autore è stato ospite di un oste che ha iniziato a chiamarlo affettuosamente William, in ricordo del figlio morto. A quel punto è bastato tradurre in inglese il cognome della madre (da «Scrolla lanza» o «scrolla la lancia» in «shake the speare» o «shake speare») ed ecco il nuovo cognome Shakespeare. Nascerebbe così William Shakespeare, non più perseguibile come quacquero fuggiasco, però, costretto a tenere nascoste la sua vera identità e le sue origini.


Tra gli interpreti dello spettacolo in scena fino al 22 luglio (tranne lunedì) Filippo Brazzaventre, Valeria Contadino, Alessandra Costanzo, Riccardo Maria Tarci, Mimmo Mignemi, Plinio Milazzo, Pietro Montandon, Gian Paolo Poddighe, Raniela Ragonese, Chiara Seminara, Sergio Seminara, Toni Lo Presti, Aldo Toscano, Angelo Tosto e Giovanni Vasta.
Biglietti da 8,50 a 20 euro.

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