Campana a morto per le campane del vetro

Le campane per la raccolta di vetro e carta potrebbero presto diventare un ricordo. Almeno in alcuni quartieri di Milano.
L'Amsa, infatti, le sta rimuovendo da alcune strade della città e le sta progressivamente sostituendo con appositi cassonetti condominali. Una scelta in fondo obbligata, visto che i grossi contenitori verdi e bianchi si trasformano spesso in mini discariche abusive, diventando col tempo il ricettacolo di rifiuti di ogni tipo.
Per il momento, l'azienda municipale che si occupa dell'igiene urbana ha drasticamente ridotto il numero delle campane solo in alcuni quartieri. Man mano che i contenitori si rompono o vengono danneggiati, l'Amsa non li sostituisce preferendo, invece, dotare ogni condominio di propri cassonetti per la raccolta differenziata di carta e vetro (al momento sono 91mila quelli dedicati alla carta e 72mila quelli per il vetro).
La campagna di riduzione è cominciata all'inizio del 2007, accompagnata contemporaneamente dal «restyling» delle campane sopravvissute. L'obiettivo - ormai praticamente raggiunto - è lasciare in città meno di 300 postazioni per la raccolta. Al momento, le postazioni stradali (che possono ospitare due o più campane) sono in tutto 244. Poco più di due anni fa, nel giugno del 2005, erano 400. Le campane verdi per la raccolta del vetro sono complessivamente 246, mentre quelle bianche per la carta sono 245. Nel 2005 erano, complessivamente, 800.
I responsabili dell'azienda assicurano, comunque, che i contenitori non sono destinati ad esaurisi completamente. Tanto che la maggior parte è stata sostituita con campane nuove e decorate. «Abbiamo utilizzato la nuova grafica che riprende le quattro stagioni - spiegano dall'Amsa -. Questo per evitare che le campane diventino il bersaglio di atti vandalici e graffittari. Quelle decorate, infatti, sono più semplici da pulire e, in un certo senso, sono più rispettate di quelle verdi e bianche».
La scelta di ridurre i contenitori stradali risponde alla volontà di incentivare la raccolta differenziata ed evitare ammassi di rifiuti nelle strade. «Purtroppo - spiega il direttore generale di Amsa, Carlo Petra -, le campane sono un'attrazione fatale per creare mini discariche abusive. Quando qualcuno ne vede una e ha un grosso pacco da buttare, lo abbandona lì, consapevole che prima o poi sarà raccolto». Un atteggiamento, questo, che non piace alla maggior parte dei cittadini. «Nel ridurre le campane - continua Petra - abbiamo aumentato il numero dei cassonetti condominiali e la raccolta porta a porta, che con il tempo si è dimostrata più efficace. Non si può pretendere che i cittadini escano di casa con quattro sacchetti diversi da buttare e si mettano alla ricerca delle campane più vicine».
Insomma, il segreto di Milano - capitale del riciclo - sta nel sistema scelto per la raccolta differenziata.

Lo conferma l'ultimo rapporto pubblicato dal «Comieco», il Consorzio nazionale del recupero e del riciclo, secondo il quale il capoluogo lombardo risulta primo in Italia e secondo in Europa, alle spalle di Vienna, per la quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato.

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