Egregio Direttore Feltri,
ho intuito la sua posizione, che condivido pienamente, a proposito dell'onorevole Ilaria Salis. Ho letto recentemente che insieme al compagno Mimmo Lucano (altro personaggio degno del premio Nobel per la pace e per i diritti umani...) si è schierata a fianco dell'attivista curda Maysoon Majidi, attualmente reclusa nel carcere di Reggio Calabria con l'accusa di essere una scafista.
Sebbene il rispetto della legge diventi per la nostra europarlamentare evidentemente opinabile, mi domando se non sarebbe più rispettoso nei confronti di chi l'ha votata e del Paese che dovrebbe rappresentare iniziare a combattere per chi non riesce in Italia ad arrivare a fine mese e che con immane fatica paga il mutuo per la casa.
La propria casa.
Grazie.
Andrea Petruzzelli
Siracusa
Caro Andrea,
è difficile stare al passo di Ilaria Salis, nel senso che questa donna mostra una straordinaria capacità di inanellare una boiata dietro l'altra e per di più quella di farlo in rapida sequenza. Credevamo che avrebbe mantenuto un basso profilo, che le sarebbe bastato salvarsi dalla detenzione presso il carcere ungherese nel quale è rimasta a lungo reclusa in attesa di rispondere dei crimini dei quali è accusata, invece no, ogni dì la signora ci delizia con una delle sue perle, credendo forse di essere diventata, attraverso l'elezione, una statista di elevata caratura alla quale è affidato il compito di rendere questa nostra società migliore, applicando le bizzarre soluzioni proposte da lei stessa.
Salis ha cominciato subito con il proporci il suo cavallo di battaglia, ossia l'idea che l'occupazione abusiva delle case, ovvero della proprietà privata altrui, debba essere resa pienamente legale. Del resto, pare che ella medesima abbia vissuto in abitazioni occupate e che abbia un debito di migliaia di euro nei confronti di Aler, a Milano. Fatto mai smentito. Negli ultimi giorni si è discusso tanto riguardo la concessione della cittadinanza agli stranieri, il Pd propone lo ius soli, Forza Italia lo ius scholae, Salis invece è più drastica, è una donna che taglia la testa al toro: anziché perdere tempo in queste polemiche vane, secondo Salis sarebbe il caso di abolire direttamente la cittadinanza. Insomma, dobbiamo diventare tutti apolidi, affinché nessuno sia o si senta discriminato. Il problema del sovraffollamento carcerario? Pure in questo caso la neodeputata europea è intervenuta risolvendo a monte le cose: per sconfiggere tale piaga è sufficiente chiudere le carceri. Tutti liberi. Il che ci dà la misura del fatto che Ilaria non abbia proprio contezza dei valori fondativi e dei principi sui quali si regge lo Stato di diritto. Ho il sospetto che per lei tutto sia lecito e possibile, dopotutto predica che «non tutto quello che è legale è anche giusto» e viceversa. È giusto ciò che per Salis è giusto, potremmo dire.
Adesso la maestra idolo della sinistra radicale ha partorito un'altra proposta illuminata: cancellare il reato di tratta di persone, ossia di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, in quanto, sempre a suo giudizio, questi poveri scafisti, o coloro che vengono tacciati di esserlo, non fanno nulla di male, anzi svolgono una attività benefica, accompagnando clandestinamente in Italia decine, se non centinaia, di migranti alla volta, tra cui spesso bambini, mettendo a rischio la vita di chi a loro e al mare si affida. Vorrei ricordare che gli scafisti sono complici dei trafficanti di esseri umani e che il traffico di esseri umani è una delle più orribili forme contemporanee di schiavitù. I progressisti dovrebbero condannare tali pratiche e non incoraggiarle e difenderle.
Ilaria Salis incarna alla perfezione il sentimento di insofferenza nei confronti della legge e dello Stato proprio della sinistra. Tutto quello che rappresenta la legalità, a suo avviso, dovrebbe essere abbattuto e le condotte illegittime rese legittime, affinché nessuno possa essere incriminato
a causa dei suoi comportamenti e finire in gattabuia, gattabuia peraltro che non esiste nel modello di società che alberga nella mente di questa donna.
Dubito fortemente che ella possa sposare una delle cause che riguardano i cittadini ultimi, la gente comune. La fatica di dovere pagare il mutuo per non vedersi portare via la casa, Ilaria ignora cosa sia. La casa è qualcosa che non si paga, che non si compra, che non ci si suda, bensì qualcosa che si prende con la forza e che si occupa. Ovvio, dunque, che Salis sia nume tutelare degli occupanti abusivi per i quali chiede la grazia.
La maestra proprio non ce la fa a cambiare prospettiva, cioè a mettersi dall'altra parte, quella delle vittime, di coloro che subiscono reati di vario tipo, di coloro che si vedono strappare via l'abitazione, di coloro che vengono derubati della loro proprietà, acquisita peraltro con sommi sacrifici.Non aspettarti che Salis cambi registro. Se solo potesse, modificherebbe il codice penale. Anzi lo abrogherebbe per intero.
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