Un Cancer Center per i pazienti guariti da una forma neoplastica

Sono circa 25 milioni in tutto il mondo, e più di 2 milioni in Italia le persone che convivono con un tumore in fase di cura o remissione. Di questi, circa 1 milione e 300mila sono sopravvissuti almeno 5 anni ad una diagnosi. Sono i cosiddetti «survivors» o lungo sopravviventi. Alcuni possono essere considerati guariti, perché da molti anni non sono più evidenti segni della loro malattia. Per altri, sempre più spesso, grazie alle moderne cure il cancro si è trasformato in una condizione cronica con cui convivere, prendendo farmaci e sottoponendosi a regolari controlli.
«La lungosopravvivenza è una condizione cronica, ma non stigmatizzante», precisa Antonella Surbone, docente di medicina interna e oncologia alla New York University e di comunicazione presso il Program dell’ Anderson Cancer Center di Houston.

«Anticipare al paziente la valutazione degli aspetti medici e psicosociali che potrebbe affrontare dopo una guarigione del tumore, è fondamentale per programmare gli interventi sul piano della cura, ma anche una lungo-sopravvivenza scevra di limitazioni e sofferenze fisiche, psicologiche e relazionali». Per questo Humanitas Cancer Center ha attivato un servizio specializzato (Cancer-free Clinic) per i pazienti che hanno finito i cicli di terapia e devono sottoporsi al normale programma di controlli.

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