Cantieri bloccati e risparmi svaniti, Le famiglie a Sala: "Adesso ci aiuti"

Chiedono al sindaco un tavolo e al governo una legge ad hoc

Cantieri bloccati e risparmi svaniti, Le famiglie a Sala: "Adesso ci aiuti"
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É durato circa due ore l'incontro tra il sindaco Beppe Sala, il capo di gabinetto Filippo Barberis e l'assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi e gli esponenti del comitato Famiglie sospese, vite in attesa che rappresenta i circa 1600 nuclei che hanno acquistato casa, ma non riescono ad entrarne in possesso a causa dei cantieri bloccati per le inchieste sull'urbanistica. Gli acquirenti hanno investito i loro risparmi in residenze coinvolte nelle inchieste come, per citarne solo alcune, Lac, Scalo House, Park Towers, Piazza Aspromonte, Via Lepontina. «Abbiamo chiesto un tavolo con Comune, Procura e i costruttori - ha spiegato Filippo Borsellino, portavoce del Comitato Famiglie sospese, vite in attesa -. La seconda cosa è un aiuto dal Comune per capire il reale numero delle persone e dei nuclei famigliari coinvolti in tutto questo, perchè siamo venuti a contatto in queste settimane con persone che hanno comprato casa solo sulla carta, e non rientrano nella casistica delle nostre 1.625 persone. Ci dicano quante persone sono coinvolte in questo dramma sociale». Per questo, ha sottolineato il portavoce «la parola chiave che abbiamo usato in questi giorni è stata senso di responsabilità, e facciamo un appello al Comune e ai costruttori perché ci dicano quante persone sono coinvolte».

Le famiglie fanno poi un appello al governo «perchè faccia una legge che ci tuteli, non siamo di nessun colore politico, serve una soluzione bipartisan che possa sistemare la nostra situazione». Ci sono famiglie che aspettano da cinque anni.

Sala ha espresso ai cittadini la sua disponibilità e apertura al dialogo. «Ci sono i risparmi di una vita bloccati, ci sono persone che non riescono a uscire dai progetti e ci sono famiglie anche in edilizia convenzionata - ha detto ancora Borsellino -, quindi non parliamo solo di ceto medio, ma anche di nuclei meno abbienti della città». Famiglie che si trovano nella kafkiana situazone di non avere più i propri risparmi perchè investiti in una casa che non è stata costruita o che non è comunque accessibile. Alcuni progetti, infatti, non sono nemmeno partiti e quindi gli appartamenti non sono stati realizzati perchè imprenditori e sviluppatori non se la sono sentita di portarli avanti. «Noi famiglie siamo le uniche vittime di questa situazione perchè non sapevamo che ci fossero delle irregolarità nel momento in cui abbiamo acquistato casa davanti a un notaio. Chiediamo quindi di essere tutelati».

Per alcuni casi in cui i palazzi non sono stati realizzati ci sono delle fideiussioni, ma altri acquirenti sono in situazioni diverse. «Sono progetti che sono fermi perché il Comune sta operando molto lentamente - ha aggiunto un altro componente del Comitato - sulla scia delle situazioni che ci sono e per le indagini, quindi gli uffici sono rallentati nel decidere su questi progetti e nel definire anche le convenzioni». Gli edifici in edilizia convenzionata prevedono, infatti, che ci siano delle convenzioni tra costruttori e Comune.

Ma non è finita qui: in città, hanno osservato i cittadini rappresentanti del Comitato, sono poi altri 150 i progetti bloccati che non sono partiti per paura di incorrere in nuove inchieste.

Cosa succede adesso? Il sindaco ha mostrato tutta la sua

disponibilità nell'istituire questo tavolo di lavoro permanente che dovrebbe coinvolgere anche la Procura per cercare di trovare una soluzione a queste situazioni, che dovrebbe riunirsi settimana prossima o tra quindici giorni circa.

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