Capogruppo Idv arrestato: intascava multe

da Genova

Il capogruppo dell’Italia dei valori al Consiglio provinciale di Genova, Gustavo Garifo, 57 anni, è stato arrestato per peculato con accesso abusivo al sistema informatico, aggravato dal fatto di essere un pubblico ufficiale. In quanto funzionario dei vigili urbani di Genova e responsabile dell’ufficio cassa, si sarebbe appropriato 15 mila euro negli ultimi due mesi (è il periodo monitorato dagli inquirenti, ma le indagini proseguono con riferimento al passato). Nelle ultime ore sono in corso accertamenti sui conti correnti bancari dell’impiegato infedele, messo agli arresti domiciliari, e ulteriori verifiche sul sistema informatico. Semplice il marchingegno adottato da Garifo per «incrementare» la busta paga. Sfruttando il ruolo di capo ufficio accedeva con la propria password nel sistema informatico del Comune di Genova e abbassava gli importi delle contravvenzioni che gli addetti agli sportelli avevano riscosso (ad esempio, 500 euro diventavano 300). A questo punto apriva il plico relativo e metteva in tasca 200 euro.
L’arresto di Garifo è un grosso regalo ai detrattori di Di Pietro, e calza a pennello con il proverbio «predica bene e razzola male».

Intervenendo in Senato sul caso Visco, Cesare Salvi di Sinistra democratica ha detto: «Oggi l’Idv ha fatto seguire alla fuga francese la ritirata spagnola, forse perché deve occuparsi dell’arresto del suo capogruppo alla Provincia di Genova».

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