nostro inviato a Wimbledon
«Scusi, che tennista italiano è venuto a vedere?». La domanda di una steward arriva a tradimento sul portone di Wimbledon: verrebbe da risponderle Andreas Seppi e Alberta Brianti che, volenterosi, sono in gara (anzi erano) nel torneo del doppio misto, ma questo è il lunedì degli ottavi di finale - maschili e femminili - e non si può barare. Soprattutto quando la verità appare davanti agli occhi sottoforma del campo numero 14: lì, tra pochi intimi, gioca la Paszek - ovvero quella che ha battuto la Schiavone - contro tale Parvik, e la visione è devastante. Soprattutto perché la Paszek ora è già arrivata nei quarti.
Insomma, a Wimbledon c’è aria di nostalgia, ma non siamo solo noi a piangere. Il lutto, sportivo sia chiaro, si abbatte infatti sull’intera famiglia Williams, perché per trovare Venus e Serena fuori allo stesso giorno, bisogna andare indietro nel tempo. Certo, era un’altra era: Serena è tornata in campo giusto dopo un un anno di stop, dopo aver rischiato prima il piede (si è tagliata con dei cocci di vetro) e poi la vita per un’embolia polmonare. Venus è semplicemente più vecchia di lei. Però, nonostante il tifo del pubblico inglese per la resurrezione familiare, il tennis saluta le regine che furono, avviate verso un glorioso tramonto. Domanda a Serena: «Per qualcuno il fatto che non vinciate più così spesso non rappresenta un problema per il tennis femminile». Risposta: «Sono suuuperfelice di aver perso, per il bene del tennis femminile...». Detto questo mentre si stropiccia i riccioli con le unghie laccatissime.
Insomma: il tabellone femminile dei quarti è praticamente una litania - Pironkova, Cibulkova, Kvitova, Sharapova -, mentre tra le altre spicca tarantola (vederla in campo per credere) Marion Bartoli, che dopo aver eliminato Serena ha accresciuto il superego. Suo e di suo papà. E mentre il torneo maschile fila via diritto con i suoi favoriti (Djokovic ha battuto in tre set Llodra, Murray ha fatto fuori Gasquet, ricevendo poi i complimenti di William e Kate presenti nel Royal Box), Richard Williams riprende il suo saccone e si riporta le figlie a casa. Dice Serena: «Dite che non vi sembro arrabbiata? In realtà sono devastata: ma adesso sono diventata molto brava come attrice». Conferma Venus: «Se mi ricordo quando io e mia sorella siamo uscite lo stesso giorno da un major? Non tengo le statistiche. Dite Francia 2008? Grazie per avermelo ricordato....».
E allora chiude il discorso Maria Sharapova, serafica però per aver vinto facile: «In fondo non siamo gente che picchia forte una pallina per guadagnare tanti soldi. Siamo degli intrattenitori che fanno parte di uno show. Certo: quando perdo non sono felice.
Ma i problemi della vita sono altri...». A vedere le facce delle Williams, in realtà, non sembra proprio.Programma quarti di finale. Donne (oggi): Cibulkova-Sharapova, Lisicki-Bartoli, Paszek-Azarenka, Kvitova-Pironkova.
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