Catania - Interrotti nel mezzo di una "riunione". Un summit di mafia, al quale
partecipavano esponenti di vertice di Cosa nostra, è stato bloccato da carabinieri del reparto operativo di Catania in
una località a pochi chilometri dal capoluogo etneo.
Secondo quanto si è appreso sono stati catturati due
latitanti di spessore della famiglia Santapaola e altre cinque
persone sono state fermate. Tutti sono ritenuti "elementi di
spessore" e con "ruoli di responsabilità all’interno del clan
Santapaola a Catania".
In manette il superlatitante Santo La Causa Il superlatitante Santo La Causa,
44 anni, indicato come il reggente della "famiglia"
Ercolano-Santapaola è uno dei boss arrestati.
Il nome di La Causa, condannato all’ergastolo per omicidio,
era inserito nell’elenco dei trenta latitanti più pericolosi
d’Italia. Sono diversi i pentiti che lo indicano come il "capo
di tutti i gruppi di Cosa nostra a Catania" in dipendenza
gerarchica dalla "famiglia" Ercolano-Santapaola.
Secondo un collaboratore La Causa, ex affiliato alla cosca
Ferrera transitato nel clan Santapaola, era "uno in grado di
fare tremare Catania, per carisma ed intelligenza". La sua
nomina a "reggente" sarebbe stata decisa dal carcere.
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