La «carovana degli sprechi» trova i soldi buttati nell’orto dei miracoli

La «carovana degli sprechi» trova i soldi buttati nell’orto dei miracoli

Dalla lista della spesa all'orto multiculturale. Ne ha fatta di strada la giunta Burlando da quando è finita sotto la lente d'ingrandimento della «Carovana degli sprechi», il tour di denuncia che i consiglieri regionali Pdl Gianni Plinio e Matteo Rosso, insieme ai parlamentari Michele Scandroglio e Giorgio Bornacin, hanno portato in giro da marzo per tutta la Liguria e che si è concluso ieri sera a Genova con un gremitissimo appuntamento all'Hotel Bristol di via XX Settembre.
Se un tempo la Regione si limitava - si fa per dire - a finanziare la meccanizzazione della produzione dell'aglio di Vessalico, le celebrazioni delle torte di riso e il monitoraggio degli insetti nemici dei castagni, oggi gli orizzonti di via Fieschi si allargano con un intero orto, ma non un orto normale, un orto multiculturale. Secondo una delibera fresca fresca di giornata la Società Cooperativa Sociale Lindbergh di La Spezia riceverà presto quasi 30mila euro per coltivare e acculturare cavoli, pomodori, lattughe e chissà quali altre prelibatezze dotate di speciali poteri politically correct. Allo stesso modo verranno distribuiti a pioggia soldi pubblici per 456.266 euro a non meglio definiti progetti di mediazione interculturale a Genova (quasi 40mila euro), a chi accoglie gli immigrati a Ventimiglia (27mila euro) o promuove azioni di «umanità nuova» in favore del centro storico del capoluogo (oltre 18mila euro), senza dimenticare naturalmente le azioni integrate di mediazione culturale nel territorio di Millesimo (quasi 7mila euro).
La «Carovana degli sprechi» insomma non finisce mai di appesantirsi e ben lo sanno i carovanieri Pdl che da mesi ne trascinano il fardello e che ieri ne hanno riassunto i contorni, proiettando addirittura in sala le spaventose e fantasiose delibere a firma dell'attuale Giunta. Si va dai 300mila euro per il funzionamento dell'Ufficio di rappresentanza della Regione Liguria a Bruxelles agli 11 euro per capire se gli immigrati si sono inseriti con i liguri (e non viceversa, si badi bene), dai 500mila euro neppure per la creazione ma per la semplice evoluzione del portale per la promozione turistica regionale ai 200mila per l'inserimento socio-lavorativo di giovani immigrati extracomunitari che si è tradotta per una cinquantina di fortunati in un piccolo stipendio di 300 euro al mese per 8 mesi.
«Pensate a quante cose si sarebbero potute fare con questi soldi a favore dei liguri, che magari non arrivano alla fine del mese o non trovano lavoro - ha spiegato il consigliere Matteo Rosso suscitando amarissime risate tra il pubblico - e invece si sono spesi soldi pubblici per il Gulo gulo, che è l'orso ghiottone mai visto in Liguria, la volpe artica, il bisonte europeo, la foca monaca e la lince pardina». La protezione della fauna e degli ecosistemi di tutto il mondo è d'altronde una questione tenuta in grande considerazione dall'ex Ministro dei Trasporti che ha destinato negli anni oltre 33mila euro per l'allevamento di non si sa quali «animali minori» in Ecuador e quasi 1 miliardo delle vecchie lire per uno studio sui cetacei, salvo poi stanziare 240mila per contrastare lo scoiattolo grigio dei Parchi Nervi, unico animale - poveretto - inviso dalle parti di piazza De Ferrari.
Ma non è tutto. La «Carovana degli sprechi» ha anche scoperchiato il calderone delle consulenze d'oro che sono valse 3 milioni e 800mila euro solo nel 2008 e che spesso vengono distribuite sulla base di meriti dubbi come quello, soprattutto, di aver lavorato per l'Arci; e ha ricordato ancora una volta all'opinione pubblica lo scandalo degli aperitivi da 780 euro a testa, le spese di rappresentanza da 220mila euro, i costi delle auto blu (oltre 200mila euro),e le uscite per assessori esterni che pesano per un milione e 470mila euro di trattamenti di fine rapporto e vitalizi. «Ma è possibile che in questa città nessuno vada a protestare sotto i palazzi della Giunta regionale contro questi quaquaraquà?» ha domandato provocatoriamente il parlamentare Giorgio Bornacin, sottolineando: «Questi sprechi servono a tenere in piedi le associazioni amiche della sinistra in modo che possano costantemente operare come cinghie di trasmissione della loro politica».
Alla «Carovana degli sprechi», introdotta dall’onorevole Roberto Cassinelli, è arrivata anche la benedizione di Sandro Biasotti, applauditissimo ospite all'Hotel Bristol: «Vi invito ad andare per strada a mostrare alla gente questo elenco - ha detto il candidato Pdl alle prossime regionali rivolgendosi ai promotori dell'iniziativa - perché dobbiamo far vedere non solo ai nostri elettori ma anche a chi ha votato questi politici come hanno impiegato i loro soldi». La lista degli sprechi d'altronde fa davvero impressione e scava in tutti i meandri della mala politica che affligge la Liguria senza dimenticare i fantasiosi viaggi in giro per il mondo di Claudio Burlando, Margherita Bozzano, di Costa, Pittaluga e tanti altri assessori, soprattutto verso Cina, Stati Uniti, Sud America e Cuba. Mentre a Genova le vere porte del turismo quali il porto, il terminal crociere e l'aeroporto vengono depresse - come sottolineato da Biasotti in chiusura d'incontro - c'è chi va a raccontare quant'è buono il pesto in luoghi difficili da trovare persino sull'atlante ed evade le domande se scoperto e smascherato.
A smentire ancora una volta qualsiasi voce di inciucio tra i «due Claudi», l'iniziativa smaschera-vergogne ha ricevuto anche il plauso del ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola che in un messaggio destinato a Plinio e a Rosso ha rinnovato il proprio apprezzamento alla «Carovana degli sprechi».


Un ringraziamento da parte di tutti i presenti e soprattutto da parte dei carovanieri è andato infine al caporedattore del Giornale Massimiliano Lussana, presente all'evento come moderatore, e di tutta la redazione genovese che ha seguito da marzo l'iniziativa Pdl dando sempre voce a chi denunciava di volta in volta gli sperperi a favore delle varie panetterie comunitarie del Congo o dell'Impero di Tavuantinsuyu. La chiosa è di Michele Scandroglio, coordinatore regionale del Pdl: «Leggete e diffondete il Giornale, sempre più indispensabile per la nostra battaglia».

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