RomaLa prima cosa che Massimo DAlema ha sottolineato, dimettendosi dalla presidenza del Copasir (la commissione di vigilanza sullattività dei servizi segreti), è stata il fatto che non si tratta di un «atto dovuto», bensì di un gesto di sensibilità istituzionale. Eppure la seconda cosa che ha fatto lo stesso DAlema è di ironizzare sulla richiesta avanzata dalla Lega di piazzare un leghista al suo posto. Una richiesta figlia non di una consuetudine, come crede lex presidente, ma della legge 124 del 2007 che riorganizza i nostri servizi segreti (e quindi la commissione parlamentare che su questi vigila). Roberto Maroni, già indicato come successore di DAlema, si smarca però usando i suoi stessi argomenti («Pensiamo prima a non far affondare nei debiti il Paese; le poltrone possono attendere»).
Marco Reguzzoni, in qualità di presidente dei deputati leghisti, non sente tuttavia ragioni e reclama ciò che ora spetta alla Lega Nord nella sua nuova veste di voce di opposizione. In un primo momento il partito di Bossi ha rigettato sdegnosamente al mittente laccusa di cercare di consolarsi con la raccolta di poltrone. Ora però le cose iniziano a cambiare. E le trattative sono iniziate. La vigilanza su Rai e 007 spetterebbero allopposizione leghista, che a questo scopo ha messo in campo la propria diplomazia parlamentare. E ieri è stato questo il tema dellincontro in Transatlantico tra il presidente della Camera Gianfranco Fini, il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto e lo stesso Reguzzoni.
Il tema era già stato al centro di un intervento di Fini nella riunione della conferenza dei capigruppo del 22 novembre, durante la quale lo stesso Fini aveva sottolineato la straordinarietà della situazione creata dalla nuova maggioranza a sostegno del governo tecnico.
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