Un casco da Jet per l'oculista

Un mirino virtuale nell'occhio del chirurgo guida il bisturi durante l'intervento di cataratta e la sostituzione del cristallino. «L'oculista – afferma il dottor Paolo Vinciguerra, direttore del dipartimento di oculistica a Milano dell'Istituto clinico Humanitas, centro di ricovero e cura a carattere scientifico - potrà vedere proiettata nel suo stesso occhio, un'immagine che lo guida, con estrema precisione, nel posizionamento della lente. Questo rivoluzionario software è tra le novità presentate al convegno internazionale Refractive online che si è concluso a Roma con la presentazione di numerose nuove metodiche.
«Mai prima della messa a punto di questo dispositivo, che ricorda i caschi dei piloti dei jet militari, in cui le informazioni elettroniche si sovrappongono alle immagini reali – precisa il dottor Vinciguerra - è stato possibile fare un'analisi così precisa dell'allineamento ottico durante l'intervento: cornea, pupilla e lente intraoculare devono infatti essere perfettamente allineate su 6 piani (assi x, y e z, rotazione, inclinazione e tilting). Grazie a questa innovativa tecnologia, mentre esegue l'intervento al microscopio il chirurgo può contemporaneamente vedere sovrapposta, perché proiettata all'interno della propria retina, una immagine in grado di guidarlo nel posizionamento ottimale della lente all'interno dell'occhio del paziente. Il chirurgo può in tal modo seguire in tempo reale i dati diagnostici ed i calcoli effettuati prima dell'operazione e gli eventuali movimenti e cambiamenti intraoperatori. Il controllo del corretto posizionamento avviene in tempo reale durante l'operazione». L' Istituto clinico Humanitas sarà il primo ospedale italiano a poter disporre, dall'autunno, di questo sistema, presente solo in poche strutture al mondo.
Vinciguerra è riconosciuto tra i maggiori esperti internazionali di chirurgia refrattiva e del trapianto di cornea. Aiuto di De molfetta, un pioniere dell'oftalmologia, da 13 anni è responsabile dell'oculistica in Humanitas. Autore di 160 pubblicazioni ha ricevuto numerosi riconoscimenti dalla società oftalmologica statunitense.
La cataratta - che provoca la progressiva opacizzazione del cristallino, la lente naturale posta all'interno dell'occhio che consente di mettere a fuoco le immagini - è una malattia in crescita, in relazione all'invecchiamento della popolazione ed alla maggiore diffusione delle malattie metaboliche come il diabete. L'intervento sulla cataratta è in assoluto l'atto chirurgico più diffuso, sono oltre 600mila gli italiani che ogni anno vengono operati.
A Roma si è discusso anche di cross linking (o intervento di fotodinamica corneale) è la tecnica usata ormai da qualche anno per curare in modo non invasivo e indolore il cheratocono, malattia degenerativa che causa un peggioramento della qualità visiva fino alla perforazione della cornea, rendendone necessario il trapianto. Utilizzando un fluido ed una radiazione per stimolare la creazione di legami fra gli strati della cornea, il cross linking consente di rinforzare la struttura corneale, evitando così il ricorso al trapianto.
«A partire dall'autunno – aggiunge il dottor Vinciguerra - l'Istituto clinico Humanitas, primo al mondo utilizzerà la iontoforesi, tecnica che consente di forzare l'ingresso del farmaco nella cornea attraverso una induzione elettrica, ed ottimizzare il cross linking. Il cross-linking con iontoforesi – spiega Vinciguerra - presenta numerosi vantaggi per il paziente: non necessita di tempi lunghi d'impregnazione (solo 5 minuti contro i 30) e d'irradiazione (10 minuti invece di 30), non richiede la rimozione dell'epitelio (la fase più dolorosa dell'intervento) e permette tempi di recupero più rapidi e con minori fastidi».


Il laser ad eccimeri di ultima generazione consente oggi di correggere i difetti visivi (miopia, astigmatismo, presbiopia, ipermetropia) in modo sempre meno invasivo, risparmiando il tessuto della cornea. L'innovazione è continua.

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