Il caso Abusi su minore, si dimette vescovo belga

Ancora le dimissioni di un vescovo, implicato nello scandalo di abusi sessuali, ma questa volta non per aver insabbiato le accuse e aver coperto i preti colpevoli. Questa volta è lui stesso implicato. Sono state accettate ieri dal Papa le dimissioni di monsignor Roger Vangheluwe, vescovo di Bruges, che ha ammesso quanto segue in una dichiarazione scritta: «Quando ero ancora un semplice sacerdote e per un certo tempo all’inizio del mio episcopato ho abusato sessualmente di un giovane dell’ambiente a me vicino. La vittima ne è ancora segnata». Le parole del prelato sono state diffuse ieri dalla Sala stampa vaticana. «Nel corso degli ultimi decenni - prosegue il vescovo - ho più volte riconosciuto la mia colpa nei suoi confronti, come nei confronti della sua famiglia, e ho domandato perdono. Ma questo non lo ha pacificato. E neppure io lo sono. La tempesta mediatica di queste ultime settimane ha rafforzato il trauma. Non è più possibile continuare in questa situazione».
«Sono profondamente dispiaciuto - spiega ancora monsignor Vangheluwe - per ciò che ho fatto e presento le mie scuse più sincere alla vittima, alla sua famiglia, a tutta la comunità cattolica e alla società in genere. Ho presentato le mie dimissioni come vescovo di Bruges al papa Benedetto XVI. Sono state accettate. Perciò mi ritiro». Vangheluwe era vescovo della diocesi belga dal 1984.

La volontà di trasparenza della Chiesa cattolica del Belgio è stata riaffermata ieri dal nuovo primate, l’arcivescovo di Bruxelles André-Joseph Leonard, che dai microfoni di Radio Vaticana ha assicurato la volontà di girare «risolutamente pagina rispetto all’epoca, non così lontana, nella quale nella Chiesa come altrove si preferiva la soluzione del silenzio o del camuffamento».

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