Il caso Accusato di vandalismo chi pulisce i muri dai vandali

Insultati, spintonati, sbeffeggiati. Bastonati non ancora ma denunciati forse. Perché se c'è una legge che punisce quelli che imbrattano e rovinano gli edifici storici, allora va applicata. A partire dal presidente del Municipio Centro Est, Aldo Siri (Lista Biasotti) e dall'assessore alle Manutenzioni Milena Pizzolo del Pdl.
Sono loro i veri graffitari (o graffittari con due t che fa più underground, più metropolitano). Non importa se il loro writing è simbolista o metafisico: una semplice e asciutta mano di bianco sulle scritte e sugli insulti ai nostri militari come «-6» o «dieci, cento, mille Nassirya» equivale a teschi, immagini anarchiche o dell'estrema sinistra antagonista.
Almeno per l'ex presidente del municipio, Giuliano Bellezza, ora capogruppo del Pd nel parlamentino genovese, che con una espressione di sentimento apre la riunione di consiglio di giovedì sera.


Con grande emozione, come si addice alla mozione, Bellezza racconta di aver incontrato Siri e la collega Pizzolo lo scorso primo ottobre armato di pennelli e pittura mentre ricoprivano decine di scritte sui muri del centro storico, da via degli Orefici a piazza Campetto, e «di non essersi prestato a impulsi di sciacallaggio».
Comunque si trattava esclusivamente di «una iniziativa politica», non ha dubbi Bellezza, «visto che in municipio ci sono le risorse e le persone per eseguire un lavoro fatto a regola d'arte». (...)

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