Il Cav lancia un "nuovo" Pdl per le elezioni 2013: "Lunga vita a Grillo, porta via i voti alla sinistra"

Il Cav scansa le elezioni anticipate e lavora a rilanciare il partito (anche con un nuovo nome) per le elezioni del 2013: "Il governo andrà fino in fondo e attuerà le riforme". Poi ammette di aver mancato nella comunicazione e spiega: "Mi accusano tutto tranne di essere gay"

Il Cav lancia un "nuovo" Pdl per le elezioni 2013: 
"Lunga vita a Grillo, porta via i voti alla sinistra"

"Pdl: questo acronimo non comunica niente, non emoziona, non commuove. Chiediamoci se con largo anticipo rispetto alle elezioni del 2013 non sia il caso di cambiare nome". Nelle ultime settimane il premier Silvio Berlusconi continua a ripeterlo guardando al futuro del centrodestra e del governo. Caccia via lo spauracchio delle elezioni anticipate ("Mai ci è passata per la testa l’idea") e ribadisce che il governo arriverà "al 2013 realizzando le riforme". Quello che il Cavaliere vuole dare al Paese è continuità e unità in un momento in cui la crisi rischia di minare lo sviluppo economico.

Alle parole il Cavaliere preferisce i fatti. Per prima cosa, spiega che il governo è disposto ad approvare "una modifica che renda inutile il referendum" sulla legge elettorale, inserendola nella riforma dell’architettura dello Stato e non nascondendo di essere favorevole alla modifica dell’attuale sistema con "l'introduzione delle preferenze". In secondo luogo rilancia: "Dobbiamo andare avanti fino al 2013 con la riforma della giustizia, indispensabile per garantire la libertà dei cittadini, poi fare la riforma del fisco con un codice fiscale unico per uscire dalla selva incomprensibile di norme che mette in difficoltà persino gli esperti e poi fare la riforma dell’architettura istituzionale, perchè così il premier non ha alcun potere".

Pur lamentando l'impossibilità di "dimissionare i ministri", Berlusconi dice di credere ancora in una vittoria nel 2013. Non solo. "Abbiate, come la ho io, la stessa voglia di fare e di combattere forte e determinata di quando siamo scesi in campo - continua il presidente del Consiglio - andiamo avanti fino a dicembre, da gennaio quando le elezioni anticipate non saranno più un rischio faremo le cose che vogliamo e ci presenteremo al paese con straordinarie riforme". E per fare le riforme Berlusconi guarda al leader Udc Pier Ferdinando Casini. "Se l’Udc si unisse alla sinistra perderebbe i due terzi dell’elettorato - spiega il Cavaliere - per questo dobbiamo insistere su questo punto e cercare nel Parlamento il confronto con i parlamentari dell’Udc" anche perché "se alle elezioni andassimo con l’Udc prevarremmo certamente" ed è per questo che "io non ho mai risposto alle dichiarazioni spiacevolissime che Casini e Cesa fanno sulla mia persona".

Pur ammettendo di "aver mancato nella comunicazione negli ultimi tempi", Berlusconi spiega che "è difficile parlare andando in certe trasmissioni che voi sapete". Per il Cavaliere, infatti, "alcune trasmissioni televisive sono allucinanti: stiamo lavorando per cambiare il panorama dell’attuale televisione".

Ad ogni modo Berlusconi auguara "lunga vita a Beppe Grillo" dal momento che "il 95 per cento dei suoi elettori sono voti sottratti alla sinistra". "In questo momento - continua - siamo sopra al centrosinistra del 4 per cento". E scherza: "Mi hanno accusato di tutto: l’unica accusa che non mi hanno mai fatto è di essere gay".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica