Cento giovani a scuola di politica Bondi: «Ecco la generazione B»

Parte il seminario organizzato da Fi «Berlusconi passerà a voi il testimone»

nostro inviato a Padova
L’onorevole Giustina Destro, ex sindaco di Padova, sembra mangiarseli con gli occhi. «Sono anche belli - commenta entusiasta - ma soprattutto incarnano la sorprendente scoperta di un interesse dei giovani verso la politica, purché sia nuova, ovvero non più limitata al chiuso di una lobby popolata sempre e soltanto dai soliti noti». Loro, quelli «anche belli», sono un centinaio di giovani che si apprestano a seguire la quattro giorni di corsi della «Summer School di alta formazione politica» di Forza Italia, giunta al terzo appuntamento, quello del Nord, dopo le analoghe tornate formative svoltesi a Salerno per il Sud e a Montecatini per il Centro. Complessivamente, uno sforzo organizzativo che ha coinvolto cinquecento ragazzi e ragazze in tutta Italia e che, nato su un progetto sviluppato dall’onorevole Mara Carfagna, riprende e dà corpo a un vecchio sogno lanciato nel 2002 alla Scuola di Gubbio dal coordinatore azzurro Sandro Bondi.
«Il fatto è che Gubbio era diventato col tempo un momento alto di riflessione politica, prendendo una sua strada precisa così come lo sono per altri movimenti gli appuntamenti di Camaldoli o di Vallombrosa - spiega il braccio destro di Silvio Berlusconi - ma quello che io volevo era proprio una scuola per formare la nostra nuova classe dirigente. E su quell’idea della Carfagna, con la collaborazione culturale di Gaetano Quagliariello, in poco tempo abbiamo messo in campo un programma formativo e organizzativo basato appunto su tre aree geografiche con altrettante sedi, assicurando la presenza “in cattedra” di un qualificatissimo panel di docenti». Al termine delle tre sessioni, tutte in calendario tra giugno e luglio, il 18 di questo stesso mese, a Roma, ci sarà la cerimonia di distribuzione degli attestati di frequenza, che saranno consegnati personalmente dal fondatore di Forza Italia.
Ed è proprio a Berlusconi e alla sua fulminea comparsa sulla scena pubblica nel ’94, «quando nel giro di tre mesi, unendo intuizione politica e coraggio morale diede vita a un nuovo partito portandolo alla vittoria, impedendo così alla “gioiosa macchina da guerra” di Occhetto di prendere il potere» che Bondi si riferisce rivolgendosi ai ragazzi della Summer School. Quasi ponendo quella data come un discrimine temporale, con un suo «prima» e un suo «dopo B» (che sta ovviamente per Berlusconi), il coordinatore azzurro ricorda anzitutto a questi giovani la loro unicità. Quella di essere appunto «l’unica generazione non composta da ex qualcosa - ex democristiani, ex repubblicani, ex socialisti o altro - che si affaccia alla vita politica nazionale. Voi vi riconoscete invece in un modello e in valori del tutto nuovi. Voi siete - insiste Bondi - la prima generazione berlusconiana ed è proprio a voi che lui passerà il testimone».
Quanto alla ratio che sta dietro alla nascita di questa scuola di formazione, alla necessità di darle vita, Bondi la sintetizza in tre punti. «Primo, Forza Italia è diventata grande e forse oggi è addirittura l’unico sopravvissuto partito di massa italiano.

Secondo, nonostante la loro crisi ideale e di credibilità che attraversano, i partiti politici restano fondamentali in un Paese e in un sistema democratico. Terzo, la politica non sarà mai credibile fino a quando non saprà attrarre i talenti migliori, quelli che ora cercano piuttosto il successo e la realizzazione nelle professioni».

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