Centro Est Non passa la «giunta Gadolla». Cimaschi ci riprova

(...) Perché giovedì sera veti incrociati e ostilità personali hanno preso il sopravvento facendo mancare il numero legale per l'assenza del centrosinistra (che resta fuori dall'aula) e di due consiglieri del centrodestra. Aldo Siri, che probabilmente non avrebbe votato nella giunta uno dei «Giuda» (così aveva apostrofato i quattro consiglieri di maggioranza che gli avevano votato la sfiducia), non si presenta. Il capogruppo del Pdl, Luciano Gandini, perde l'aereo da Roma. Il Carroccio, con Giannalberto Conte e l'ex assessore Milena Pizzolo (passata da poco alla Lega), è pronto a lasciare l'aula e promette battaglia sulla giunta monocolore Pdl che riconferma Roberta Bergamaschi a cui si aggiungerebbero Alberto Loi e Alessandra Di Mattia. Colpevole quest'ultima, non dimentica Conte, non solo della sfiducia a Siri, ma anche di «aver votato a favore della moschea e contro un mio ordine del giorno il 26 settembre del 2008». Senza contare, rinforza Conte, «che la candidata all'incarico di assessore ha sempre bocciato tutte le mozioni su sicurezza, ordine pubblico e immigrazione clandestina presentate dalla Lega». La quale ora alza il prezzo. Perché anche se gli accordi elettorali del 2007 non prevedevano assessorati alla Lega, oggi i tempi sono cambiati, è il ragionamento del coordinatore locale del partito, Bruno Ferraccioli: «A luglio abbiamo votato Cimaschi scongiurando il ribaltone, e quindi sarebbe stato logico discutere anche con noi la composizione della triade di assessori».
«Cimaschi è il presidente attuale, è una persona per bene e vogliamo che salga in sella per confrontarci e traguardare la fine naturale del municipio nel 2012», è una delle poche voci di consenso del capogruppo del Pd, Giuliano Bellezza che però esclude ogni ipotesi di accordo trasversale: «comunque non voteremo la giunta». Perché anche sul fronte dell'Udc il terreno rimane minato dopo che il capogruppo Emanuele Russo ha abbandonato il centrodestra e conteso la presidenza a Cimaschi appoggiato dal centrosinistra.

Ancora una volta sono le storie di tradimenti a dettare l'agenda politica, visto che per Russo votare la giunta significherebbe votare a sua volta chi fino all'ultimo gli avevano garantito il suo appoggio. Anche se Russo si augura che nella riunione dei capigruppo convocata martedì, e nella quale Cimaschi cercherà di compattare la maggioranza, «venga trovata una strada nuova e senza dogmi».

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